La propaganda elettorale fatta sui siti istituzionali non è lecita. L’Agcom, autorità garante per le comunicazioni, ha giudicato così i contenuti del sito bresciainchiaro.it, promosso dall’amministrazione comunale per informare i cittadini su quanto fatto per Brescia, sottolineando che si tratta di un’iniziativa “di chiara valenza propagandistica enfatica delle iniziative del Comune di Brescia”.
Per questo l’autorità, con una delibera del 31 maggio, ha anche condannato il Comune di Brescia “a pubblicare sul proprio sito istituzionale entro tre giorni dalla notifica e per la durata di 15 giorni un messaggio che indichi la non rispondenza a quanto previsto dall’art 9 legge 28/2000”.
A sollevare il caso era stato il centrodestra bresciano, che – secondo quanto informano le agenzie di stampa – ha evidenziato come il sito realizzato dalla bergamasca Twig sia costato alle casse dell’ente (e quindi dei cittadini) ben 23mila euro.
Dopo il provvedimento, in via precauzionale, la Loggia ha deciso di togliere dal sito istituzionale del Comune il link di riferimento al sito www.bresciainchiaro.it, che comunque rimane attivo e con il logo del Comune.
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