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Elezioni Brescia, la guerra tra i candidati ora passa da Facebook

Le elezioni del 10 giugno si avvicinano a grandi passi (qui tutti i candidati al voto nella città di Brescia) e la campagna elettorale sta entrando sempre più nel vivo. Una battaglia reale e virtuale, combattuta a suon di passaparola, volantini e manifesti (pochi, per ora),  gadget personalizzati (decisamenrte passati di moda), aperitivi elettorali (diversi), dibattiti (meno che in passato), comunicati stampa (sempre numerosi), campagne sponsorizzate su Google (quasi assenti) e attività social.

Il bello deve ancora arrivare e manca poco. Ma un dato c’è già: il principale fronte della battaglia sembra essersi spostato dalle strade all’on line, e in particolare a Facebook. Anche se la maggioranza dei candidati non sembra aver ancora ben capito le potenzialità di questo strumento.

Da una parte – guardando ai candidati sindaco – c’è Emilio Del Bono, che in questi anni non ha mai smesso di aggiornare il suo account social (7.795 Mi piace), dall’altra la candidata del cenrrodestra Paola Vilardi (5.013 Mi piace sulla pagina ufficiale creata poche settimane fa). Mentre il grillino Guido Ghidini è fermo a 375 Mi piace (con buona pace della scuola Casaleggio), superato perfino da Laura Castagna di Brescia Italiana (522 Mi piace) e da Davide De Cesare di Casa Pound (881 Mi piace). Assenti, a livello di pagine ufficiali, Lamberto Lombardi e Leonardo Peli.

Ma anche tra i consiglieri e tra le liste al voto la battaglia sul fronte dei social è accesa. Come indicano diversi studi, Facebook è la prima fonte di informazione degli italiani di tutte le età, seguita da tv e on line. Il funzionamento tecnico e le opportunità di questo mezzo sono ancora sconosciute al grande pubblico degli oltre 500 candidati per un posto da consigliere, ma più d’uno ha deciso di investire piccole cifre in campagne sponsorizzate sul social creato da Mark Zuckerberg.

Poche, a onor di cronaca, sono le iniziative originali. Tra queste si segnala la campagna elettorale del forzista Giorgio Maione, che ha deciso di conquistarsi i voti a suon di video denuncia girati col cellulare (sul modello di quanto fa da anni il leghista desenzanese Rino Polloni), con risultati numericamente importanti (le visualizzazioni dei video sono uno dei pochi dati pubblici di Facebook: fra pagina e account personale Maione ne ha collezionate diverse migliaia). Per il resto – guardando ai candidati per il consiglio – molte opinioni, innumerevoli inviti al voto e poche iniziative in grado di conquistare voti. Almeno per ora.

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