A Brescia una messa in memoria di Benito Mussolini, è polemica

E' polemica, a Brescia, per la messa in memoria di Benito Mussolini, che si è tenuta ieri sera - alle 19.30 - nella chiesa di Santo Stefano in via Bonatelli (a Nord di viale Bornata). A dare la notizia è stato il consigliere comunale Rocco Vergani

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Benito Mussolini sull'arengario di piazza Vittoria a Brescia
Benito Mussolini sull'arengario di piazza Vittoria a Brescia

E’ polemica, a Brescia, per la messa in memoria di Benito Mussolini, che si è tenuta ieri sera – alle 19.30 – nella chiesa di Santo Stefano in via Bonatelli (a Nord di viale Bornata). A dare la notizia è stato l’ex consigliere comunale Rocco Vergani, che – in un post su Facebook – commenta l’annuncio per la commemorazione religiosa pubblicato sull’edizione di ieri del Giornale di Brescia.

“Federico Regè (candidato in Loggia per la civica di Del Bono, ndr)”, scrive l’ex consigliere comunale del Partito democratico sul popolare social network, “mi ha segnalato questa celebrazione nella chiesa del quartiere dove siamo cresciuti. Mi ritengo una persona tollerante, rispettosa della religiosità e consapevole dei risvolti umani delle vicende storiche. Non pretendo di dire al prete quali funzioni debba ufficiare, ma mi chiedo, nel sincero rispetto della comunità civile ed ecclesiastica, come sia possibile che tutto ciò accada. Chi è il prossimo Totò Riina? Hitler!? Stalin?”.

L’annuncio, secondo quanto si apprende, è stato pagato dalla Delegazione provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della Rsi e richiama esplicitamente la figura del Duce, parlando di “innocenti vittime della guerra fratricida”.

L’ANNUNCIO

1945 Aprile 2018
“All’odio e alle vendette seguirà il tempo della Ragione”. La Delegazione provinciale dell’Associazione Nazionale FamIglie Caduti e Dispersi della RSI ricorda nell’anniversario della morte
Benito Mussolini
Questa sera alle ore 19.30 nella Chiesa di S.Stefano invia Bonatelli (anord di Viale Bornata con accesso da via Santelle) verrà celebrata una S.Messa, insuffragio dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana e di tutte le Innocenti Vittime della guerra fratricida (1943/45).
“Oltre il rogo
non vive ira nemica”.
Brescia, 28 aprile 2018
L'annuncio funebre a Benito Mussolini sul Giornale di Brescia
L’annuncio funebre a Benito Mussolini sul Giornale di Brescia

 

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7 Commenti

  1. La tolleranza, la pietà e il rispetto per ogni essere umano, postulati affermati fino alla nausea dalla sinistra, vale solo per quelli che volete voi? Dopo tutto è una commemorazione religiosa e nessuno era obbligato ad andare. Inoltre mi domando: chi è morto come soldato della rsi non ha diritto ad una messa o ad un ricordo dai suoi familiari o conoscenti?

    • Chi è morto come soldato italiano ha certamente diritto ad una messa e ad un ricordo, magari non facendolo coincidere con l’anniversario della morte di un dittatore che, per cavalcare i trionfi bellici di Hitler e pensando alla Blitzkrieg, mandò decine di migliaia di suoi concittadini a morire invano sui fronti di guerra, mentre gli stessi tedeschi sconsigliavano di farlo vista l’inadegutezza degli armamenti e visto, poi, il primo passo fallimentare dell’aggressione alla Grecia, che ci aveva umiliato militarmente. Poi venne l’Armir e la campagna di Russia: in tutto 195.000 soldati che tutti noi ricordiamo, magari non nel giorno dell’anniversario della morte del Duce che stava scappando in Svizzera con l’amante…

      • Stessa cosa vale x i vari diaz, cadorna, vittorio emanuele terzo, e governanti vari che hanno mandato a morire milioni di giovani che assolutamente preferivano fare altro….

        • Le guerre sono guerre, ma proprio Mussolini poteva, come fece il Caudillo Francisco Franco pur nella Spagna fascista, strasene fuori dal conflitto mondiale visto che la Germania nazista poco più che spportava l’alleanza con l’Italia. Ed infatti dopo l’8 settembre sappiamo tutti come andò a finire. Morti su morti, purtroppo anche tra aversari italiani come appunto partigiani e combattenti della RSI. Grazie a Mussolini, che qualcuno ritiene giusto ricordare nell’anniversario della morte e non si tratta di parenti o conoscenti, ma di nostalgici di una catastrofe nazionale…

          • Come la catastrofe che è stata la prima guerra mondiale. L’italia poteva starsene neutrale. Invece no. Morti su morti per un’inutile strage. Anzi utile, per industriali e borghesia. Stessa inutile guerra lo è stata quella del 1866.

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