E’ ancora polemica per il 25 aprile bresciano. Mentre nel centro storico della città e di numerosi paesi bresciani vanno in scena cortei commemorativi e l’iniziativa Carmine resistente, due giorni di iniziative per ricordare il 73esime anniversario della Liberazione dal nazismo e dal fascismo, infatti, non sono mancate – come di consueto – le polemiche sulla giornata.
Oggi non è la festa di una sola parte politica”, ha scritto sul proprio profilo Facebook il candidato sindaco del centrodestra a Brescia Paola Vilardi, “ma deve essere una giornata di riconciliazione nazionale: contro ogni forma di totalitarismo, contro ogni estremismo politico e religioso, contro ogni atto di violenza e in ricordo di tutti coloro che sono morti per difendere le proprie idee. Buon 25 aprile a tutti.
Dall’estrema destra, poi, c’è chi si è spinto ben oltre. I militanti del gruppo Lotta Studentesca, infatti, sono scesi in piazza con striscioni che recitavano: “Ora e sempre resistenza etnica” per per “ricordare beffardamente a eredi dei partigiani e antifascisti vari che non si libereranno mai di noi e per ribadire che, oggi più che mai, l’unica resistenza di cui ha bisogno la nostra Nazione è quella etnica”. E in una nota hanno rincarato la dose: “Questa ‘festa’ non ci appartiene, noi non siamo i figli della resistenza partigiana, non siamo i figli dei traditori che hanno asservito la nostra nazione all’invasore Anglo-Americano”.
Parole durissime, che cozzano con la memoria storica ormai condivisa (pur con qualche distinguo) del Paese.
