Regione, dietro front di Giorgio Gori: si dimette per restare sindaco di Bergamo

Il candidato presidente del centrosinistra, infatti, ha deciso di lasciare l'incarico per continuare a fare il sindaco di Bergamo. Una mossa che ricorda il clamoroso dietro front di Umberto Ambrosoli

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Giorgio Gori
Giorgio Gori

La terza seduta consiliare della undicesima legislatura è stata aperta, questa mattina, dal Presidente Alessandro Fermi con un ricordo di Guido Bombarda, scomparso venerdì scorso.

Ma a tener banco sono state le dimissioni ufficiali di Giorgio Gori da consigliere regionale. Il candidato presidente del centrosinistra (sconfitto da Attilio Fontana), infatti, ha deciso di lasciare l’incarico per continuare a fare il sindaco di Bergamo. Una mossa che ricorda il clamoroso dietro front di Umberto Ambrosoli nella precedente tornata e che ha già fatto storcere il naso a molti dei suoi elettori in Regione.

A termini di regolamento, le dimissioni per incompatibilità di incarico decorrono dal giorno seguente a quello in cui sono state rassegnate, cosa che Gori ha fatto con una lettera datata 16 aprile. A Gori subentra Michele Andrea Alfredo Usuelli, eletto nella lista “Più Europa”. Michele  Usuelli, ha 43 anni, è medico, neonatologo e pediatra, ed è stato fortemente impegnato nel volontariato internazionale.

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