Continuano le prese di posizione dei leader del centrodestra bresciano e italiano dopo la notizia di Sana Cheeema, la 25enne pakistana che sarebbe stata uccisa dai familiari – ma sul caso rimangono ancora diversi dubbi – per aver rifiutato il matrimonio combinato e aver dichiarato il proprio amore per un italiano.
Sul caso – dopo la prima presa di posizione di Paola Vilardi, candidato sindaco del centrodestra in Loggia – è intervenuto anche il leader nazionale della Lega Matteo Salvini, che su Twitter ha scritto: “Povera ragazza, sgozzata dal padre e dal fratello perché voleva semplicemente essere libera. Quanta tristezza, quanta rabbia. In Italia nessuno spazio per chi viene a portare questa ‘cultura’”.
Mentre Giorgia Meloni (Fdi) su Facebook ha aggiunto: “Cresciuta a Brescia, torna in Pakistan e viene sgozzata dal padre e dal fratello perché colpevole di voler sposare un italiano. E’ la storia di Sana Cheema, 25 anni. Da queste ‘culture’ che piacciono tanto alla sinistra non abbiamo niente da imparare. Un pensiero commosso per Sana e per tutte le vittime di un fondamentalismo tribale che considera la donna un essere inferiore all’uomo, da uccidere come fosse carne da macello”.
Ancora, sul caso è tornata il consigliere regionale (ex Fdi) Viviana Beccalossi, che in una nota afferma: Un orrore da Medioevo che faccio fatica a co mentare. Chiedo alle no streistituzioni, a partire dalla città di Brescia e Regione Lombardia, di intitolare a questa ragazza un luogo simbolo, per ricordare sempre che inItalia non cè posto per chi considera la donna come una merce di scambio da offrire e vendere al migliore offerente.
Infine l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi (Lega), che ieri ha mandato una nota in cui si legge: Brescia ancora una volta diventa nota per la violenza islamica contro le donne. Siamo una delle città italiane con la più alta concentrazione di musulmani. Oggi abbiamo visto quale è la vera faccia dellIslam. Serve un approccio diverso, sia a livello locale che a livello nazionale, sul tema dellimmigrazione. Con una amministrazione di centrodestra trainata dalla Lega, la nostra città uscirà dalla rete sprar per evitare di mantenere altri falsi profughi. Chiuderemo le moschee abusive, partendo da via Bonardi e viale Piave. Porremo fine a qualsiasi politica assistenzialista nei confronti dellimmigrazione voluta dalla giunta Del Bono e dal Pd, che ha portato a una impennata di cittadinanze concesse con tanto di festicciole e pasticcini. I familiari di Sana avevano purtroppo ottenuto la cittadinanza italiana, dimostrazione di come la legge vada resa più restrittiva e non ammorbidita.
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