La morte di Sana ha sconvolto tutta la città. Non possiamo più permettere da un lato il femminismo di facciata che tace su questi eventi e dallaltro una politica che accoglie una frangia estremista dellIslam. Nella Brescia che ho in testa non ci sarà più alcuno spazio per chi considera la donna inferiore alluomo. Fa paura pensare che chi ha commesso questa barbarie avesse ottenuto la cittadinanza italiana. Chi vuole integrarsi e condividere i valori fondamentali della nostra cultura è il benvenuto, gli altri devono sapere che Brescia non è e non sarà la loro casa.
Lo ha detto Paola Vilardi, candidata sindaco del centrodestra a Brescia, commentando così la vicenda di Sana Cheema, la 25enne pakistana, che sarebbe stata uccisa in patria perché si rifiutava di sposare l’uomo deciso dalla famiglia, dichiarando ai genitori di essere innamorata di un italiano. Una storia tristemente simile a quella di Hina Saleem, sgozzata nel 2009 per il suo stile di vita “troppo occidentale”.