ELEZIONI BRESCIA: Per Paola Vilardi tanto blu, poco Photoshop e campagna di genere

Paola Vilardi è ufficialmente in campo. E un minuto dopo il via libera alla sua candidatura da parte della Lega sui social è comparsa la sua pagina ufficiale

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Paola Vilardi nella foto ufficiale della campagna elettorale
Paola Vilardi nella foto ufficiale della campagna elettorale

Paola Vilardi è ufficialmente in campo. E un minuto dopo il via libera alla sua candidatura da parte della Lega sui social è comparsa la sua pagina ufficiale. In attesa di sapere se la novità durerà soltanto il tempo del voto per poi sparire per sempre – come avviene nella maggioranza dei casi dei siti internet e delle pagine Facebook dei candidati alle elezioni – BsNews.it ha analizzato i colori, le foto e gli slogan della sua campagna elettorale.

LE FOTOGRAFIE UFFICIALI

La prima cosa che spicca nelle fotografie ufficiali scelte da Paola Vilardi per la campagna elettorale è la scelta di non utilizzare Photoshop per modificare le foto. Sono tanti, infatti, i candidati che – quando si presentano agli elettori – decidono di farsi fare pesanti ritocchi dai loro grafici, tanto da risultare in alcuni casi irriconoscibili dal vivo per l’abbondanza di effetti che tolgono le rughe e qualche anno (in alcuni casi decenni…). Paola Vilardi ha deciso di non farlo: nella foto appare truccata e con i capelli raccolti (segno di eleganza femminile), ma niente effetti speciali.

I COLORI SCELTI

I colori scelti dalla candidata del centrodestra non sono certo casuali. A prevalere è il blu nelle diverse tonalità: un colore che rimanda a Forza Italia (i rappresentanti del suo partito sono anche chiamati gli Azzurri) e alle istituzioni. Ma in una foto la candidata del centrodestra compare anche con un cappotto verde: chiaro ammiccamento all’elettorato leghista (anche se nel nuovo logo anche Salvini ha scelto il blu), che sarà decisivo per la sua eventuale elezione. Il suo avversario, ad esempio, nelle prime comunicazioni ha scelto blu, bianco e rosso, ovviamente per rivolgersi agli elettori di centrosinistra.

LO SLOGAN E LA SCELTA DI GENERE

Lo slogan ufficiale è “Più carattere a Brescia / Paola Vilardi sindaco / #cambiamogenere”. Un claim che guarda soprattutto all’elettorato femminile di centrodestra. Prima l’affermazione sul carattere, che evoca un decisionismo decisamente di destra e leghista, poi l’utilizzo dello slogan #cambiamogenere: chiaro riferimento al fatto che per la prima volta la città potrebbe avere un sindaco donna.

IL PRIMO MESSAGGIO: AMBIENTE, IMMIGRATI E COMMERCIO

Il primo messaggio ufficiale di Paola Vilardi tocca i temi dell’ambiente (un po’ a sorpresa, visto che nelle passate elezioni era stato uno dei cavalli di battaglia di Del Bono), dell’immigrazione, del commercio e delle periferie.

“Con straordinario entusiasmo, forte senso di responsabilità e grande voglia di lavorare mi candido a diventare il prossimo sindaco della città di Brescia. Ringrazio tutti coloro che hanno già comunicato il sostegno al progetto, concordando una visione comune di sviluppo della nostra città. Servono politiche concrete in materia ambientale, una svolta radicale nella gestione dell’immigrazione per garantire più sicurezza ai cittadini, la valorizzazione delle attività commerciali e servizi più efficienti, soprattutto nei quartieri periferici. Abbiamo un programma ambizioso, ma pragmatico e realizzabile, che presenteremo dettagliatamente nei prossimi giorni. Abbiamo una squadra di alto livello, che conosce i problemi quotidiani dei bresciani e ha proposte concrete per risolverli. Sarà un percorso lungo e difficile. Io ci metto testa e cuore, ma serve anche la vostra partecipazione. Andiamo a vincere!”

Paola Vilardi lo slogan ufficiale della campagna elettorale
Paola Vilardi lo slogan ufficiale della campagna elettorale
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2 Commenti

  1. Politiche concrete in materia ambientale ? Ma come ? A noi sembra di ricordare che da Assessore (Ambiente, Territorio e Urbanistica) nella Giunta Paroli la Vilardi sfoggiò un PGT, osteggiato praticamente da tutti, che prevedeva un consumo di suolo ingiustificato e persino cinque nuovi centri commerciali: un regalone ai soliti noti palazzinari. E poi il nulla sulle bonifiche dell’area ex-Caffaro e la zona ex-cave e discariche di S.Polo, Via Brocchi, e, ancora, il beneplacito alle follie della Cittadella dello Sport e del parcheggio sotto il Cidneo (per fortuna progetti entrambi abortiti). Infine, ricordo il suo silenzio pubblico quando si trattò di consentire ad A2A di abbattere l’intercapedine fra seconda e terza linea dell’inceneritore (di fatto il via libera ad un incenerimento selvaggio, di tutto, e con meno controlli e presidi): l’operazione, pochi lo sanno, fu gestita quasi alla chetichella fra i vertici di A2A e l’allora Direttore Generale Triboldi. Insomma, il tema ambientale era molto in basso nell’elenco delle priorità dell’allora Assessore Vilardi. Forse oggi confida che i bresciani abbiano la memoria corta. Ma non è affatto così e, a tempo debito, glielo ricorderemo…

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