Regione, Rolfi lancia la sua corsa: più Brescia in Lombardia
“Più Brescia in Lombardia”. E’ questo lo slogan con cui questa sera il leghista Fabio Rolfi ha aperto ufficialemente la sua campagna elettorale per la conferma in Regione. Una corsa che, in caso di successo di Fontana, potrebbe stavolta portarlo anche ad un assessorato.
Per sostenerlo, negli spazi di 21 Grammi, sono intervenuti un centinaio di militanti e simpatizzanti del Carroccio. Con diversi nomi noti, tra cui i sindaci Camilla Gritti (Castel Covati) e Franco Claretti (Coccaglio), il segretario cittadino della Lega Matteo Rinaldi, l’ex consigliere comunale leghista Raul Francesconi, l’ex consigliere centrista Giovanni Aliprandi, l’ex consigliera di Forza Italia Mariachiara Fornasari, l’ex assessore provinciale Aristide Peli, il capogruppo del Carroccio in Loggia Massimo Tacconi e la capogruppo della civica di centrodestra Nini Ferrari.
A impugnare il microfono, insieme a Rolfi, l’assessore regionale Simona Bordonali e la candidata per il Pirellone in tandem con l’ex vicesindaco di Brescia, Elena Frascio.
“Dobbiamo confermare il buon governo della Regione”, ha detto Rolfi, “fermando chi come Gori e Violi ha come prima preoccupazione quella di abolire la nostra legge anti-moschee. Per noi le priorità sono altre – sanità, casa, ambiente – e prima vengono gli italiani. Senza dimenticare l’ambiente, perché Brescia non può essere la pattumiera d’Italia, e la sicurezza: basta con gli immigrati”, ha aggiunto il candidato leghista, “servono più manganelli per i nostri vigili”.
Una battaglia, quest’ultima, su cui Rolfi farà coppia – da Milano a Roma – con la Bordonali, che ha indicato in sicurezza, ambiente e infrastrutture le priorità.