Per molti automobilisti è soltanto una macchina per fare soldi sfruttando le numerose infrazioni su una strada di grande passaggio e con un limite di velocità molto basso. Ma per Lonato è un presidio fondamentale di sicurezza, che oltretutto rende un sacco di soldi: quasi un milione e mezzo di euro all’anno. Parliamo dell’autovelox lungo la Padana superiore, all’accesso della galleria San Zeno, che – secondo la prefettura, chiamata a valutare l’utilità delle postazioni fisse – non serve, perché in quel tratto gli incidenti sono pochi.
L’amministrazione guidata da Lorenzo Tardani, però, non ci sta e, dopo aver minacciato ricorsi legali, ha deciso di scrivere alla prefettura per chiedere il ripristino, sottolineando che i pochi incidenti sono dovuti proprio alla postazione spenta il 29 dicembre. Ma se il problema è questo – obiettano i contrari – Lonato potrebbe comunque effettuare controlli con postazioni mobili presidiate dai vigili.
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