Regionali, Romele (Fi) rilancia Almici: rispettare la parola data

Romele ha rilanciato la candidatura del sindaco di Bagnolo Cristina Almini, che - secondo quanto riferito dai presenti - a dicembre avrebbe ricevuto il benestare del coordinatore provinciale Alessandro Mattinzoli e di quello regionale Mariastella Gelmini.

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Giuseppe Romele
Giuseppe Romele, foto d'archivio

“Oggi mettiamo avanti le mani promuovendo la candidatura della Almici per evitare un dibattito muscolare che farebbe male solo al partito. Siamo preoccupati, ma pensiamo che il direttivo che è stato rimandato sine die prima o poi dovrà ratificare quello che era stato detto mesi fa. In questo senso speriamo che anche la componente che fa riferimento a Margherita Peroni possa dire la sua, magari indicando una persona di peso per avere una lista di candidati importanti che facciano crescere il partito in provincia”. A dirlo – secondo quanto riportato da Bresciaoggi di oggi – è stato ieri il deputato forzista Giuseppe Romele, che ha convocato una conferenza stampa per dire la sua in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Romele, in particolare, – ribadendo quanto detto nell’ultimo direttivo cittadino – ha rilanciato la candidatura del sindaco di Bagnolo Cristina Almini, che – secondo quanto riferito dai presenti – a dicembre avrebbe ricevuto il benestare del coordinatore provinciale Alessandro Mattinzoli e di quello regionale Mariastella Gelmini. A sostenere l’ipotesi, inoltre, ci sarebbe un sondaggio, su cui peraltro ci sono diversi dubbi.

Ma oggi la candidatura appare tutt’altro che scontata. Rumors interni al partito, infatti, parlano di una lista per le regionali che – a fronte di due/tre posti utili – vedrebbe in pole, oltre che Mattinzoli, la vicesindaco di Travagliato Simona Tironi e Claudia Carzeri. Il resto sarebbe a completamento, con l’esclusione di nomi eccellenti come la Almini. Ma nulla è scontato.

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5 Commenti

  1. Lotta intestina per piazzare qualcuno di non noto e nullafacente invece della Almici che è donna pragmatica e del fare. Che ha saputo rivoltare come un calzino l’amministrazione sonnolenta di bagnolo e precedentemente guidata da arcinoti incapaci ed elitari cattocomunisti, riportando sulla retta via un comune in pre dissesto finanziario. Vediamo adesso se prevarranno i giochi di potere oppure le capacità e il merito.

    • Fossi in lei, sarei prudente sulla “benedizione” di chi , come Romele, fu ad un passo dall’avviarsi alla carriera ecclesiastica. Salvo poi ripiegare su quella politica, meno dedita al trascendente e più all’immanente. Ovviamente democristiano della prima ora, Romele fu tra i primi ad essere folgorato sulla strada di Arcore ispirato dal mitico Francone Nicoli Cristiani. Eletto, lui camuno doc, nel 2001 in uno dei due collegi blindati di Brescia città per il centrodestra (prepariamoci il 4 marzo a vedere queste schifezzate dei collegi uninominali), ha concluso la sua terza legislatura post-democristian-forzista in Parlamento salvo a fine 2016, passare nella formazione neonata della Santanchè, perdutasi nei meandri del tarsformismo inciucista. In sintesi, non esistono nella realtà poltica persone più o meno di peso, ma solo pesi da mettere sul bilancino della spartizione cencelliana del potere. Per fortuna, sono altre le stelle che brilleranno tra poco…

      • Ma infatti non mi riferivo a Romele, noto per quello che ha scritto e altro, sicuramente del vecchio modo democristiano di intendere la politica, quindi assolutamente deleterio, ma alla Almici che, francamente, non mi sembra così intrallazzata come i suoi capi. Per questo temo che alla fine sarà una vittima sacrificale a favore di qualcun altro meno capace ma più “sponsorizzato” di lei.

        • Nel sistema forzista più che di correnti si parla di cosche. Che afferiscono poi notoriamente ad un pregiudicato per frode fiscale, pluriprescritto in altri cinque processi, e storicamente ai due cofondatori del partito Forza Italia, uno pregiudicato per concorso esterno in associazione mafiosa e l’altro pregiudicato per corruzione in atti giudiziari con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Poi ci sono i “picciotti”, i capi, con i quali si deve interloquire per fare carriera politica, anche in un piccolo Comune. Alla larga…

          • Voglio proprio vedere se e come estrometteranno la almici, nella tradizionale salsa demo-mafio-forzista, a dimostrazione delle candidature imposte dall’alto….

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