Quando l’hanno trovato il corpo non aveva ancora ufficialmente un nome. Ma si trovava a poca distanza da una Panda Rossa 4×4, con tutta probabilità quella con cui Pietro Giordani era sparito da casa, da Gargnano, lo scorso 22 dicembre.
Nel pomeriggio è arrivata la conferma. Il corpo ritrovato questa mattina – nelle acque del lago di Garda, a una profondità di 51 metri, nelle acque prospicienti Tignale – è quello di Giordani.
Lì si erano concentrate da giorni le ricerche e nella giornata di ieri – quando già si stava ipotizzando di orientare le ricerche altrove – sono emersi dalle acque altri pezzi riconducibili alla macchina del 33enne.
L’ipotesi è che l’auto sia uscita di strada lungo la Gardesana, probabilmente in un punto privo di protezioni a valle, precipitando nel lago e inabissandosi. Resta da capire se si sia trattato di un tragico gesto oppure di un incidente.
Si è tenuta nei giorni scorsi presso la sede di Confartigianato Brescia di via Orzinuovi 28 l’elezione…
Sono pesanti le presunte irregolarità contestate dalle forze dell'ordine a un'azienda tessile di Prevalle alla…
«Ogni infortunio, fino alle ultime intollerabili disgrazie avvenute nelle ultime settimane sul nostro territorio, interrogano…
Domenica 12 maggio torna il “Pic Nic d'epoca - Le déjeuner sur l'herbe”, evento organizzato…
Caos e code nelle farmacie bresciane dopo che la Regione ha fissato nel 30 marzo…
La maggioranza di Salò finisce a pezzi e si apre dunque la possibilità che, dopo…