Muore l’inquilina, l’Aler chiede alla famiglia di pagare i danni della casa
Ha abitato lì per sessant’anni e ora che non c’è più, l’Aler chiede alla famiglia 5 mila euro per i lavori di risistemazione dell’appartamento.
Ha dell’assurdo la storia, raccontata sulle pagine di Bresciaoggi, della donna che viveva in un appartamento di 90 metri quadri in via Montegrappa, in città.
Dopo cinque anni dalla scomparsa della suocera, la signora Mariapaola Fenaroli si è vista recapitare a casa una raccomandata inviata dall’Agenzia Lombarda Edilizia Residenziale che invita al pagamento dei 5 mila euro.
Inizialmente l’appartamento di via Montegrappa in cui viveva Laurina Rossini non era dotato nemmeno di caloriferi. Negli anni sono stati rifatti i pavimenti, è stata aggiunta la doccia ed è stata chiusa una verandina. Poi la signora Rossini non poteva più stare sola e così è andata in una struttura di assistenza.
La famiglia ha sgomberato e ripulito la casa, ma l’esito della verifica di Aler è stato negativo. Aler chiede quindi 5.125 euro per le spese di ripristino dell’appartamento,
come previsto dal contratto.
La famiglia si rivolgerà a un giudice di pace, ma l’Aler ha già fatto sapere che «L’abitazione
non è stata lasciata in condizioni idonee e, fatti i debiti accertamenti, la situazione
e i danni sono attribuibili all’inquilina che ci viveva. Risulta tutto, da documentazione». La
richiesta di addebito non è quindi stata fatta dall’oggi al domani.