A Ceto, la NK (una fabbrica tessile), ha chiuso i propri battenti da ormai due anni lasciando senza lavoro una sessantina di persone le quali, dal 2015, hanno potuto fare affidamento sugli ammortizzatori sociali che si esauriranno però da qui a pochi mesi.
La situazione è quindi veramente critica e due donne, ex dipendenti della ditta, hanno deciso di protestare iniziando uno sciopero della fame e incatenandosi davanti al cancello della loro ex fabbrica.
La speranza delle due donne è quella di riaccendere i riflettori sia sulla fabbrica di Ceto sia sull’intera Valle Camonica dove, negli ultimi anni, solo nel settore tessile, sono andati perduti oltre 10mila posti di lavoro.
Queste le parole di una delle due protagoniste della protesta che la versione online del Giornale di Brescia riporta: “Ci siamo incatenate perché in Valcamonica la situazione è grave. In Valcamonica la percentuale di disoccupazione è alta. Non possiamo dimenticare queste persone. Il segnale deve essere forte”.
Si è tenuta nei giorni scorsi presso la sede di Confartigianato Brescia di via Orzinuovi 28 l’elezione…
Sono pesanti le presunte irregolarità contestate dalle forze dell'ordine a un'azienda tessile di Prevalle alla…
«Ogni infortunio, fino alle ultime intollerabili disgrazie avvenute nelle ultime settimane sul nostro territorio, interrogano…
Domenica 12 maggio torna il “Pic Nic d'epoca - Le déjeuner sur l'herbe”, evento organizzato…
Caos e code nelle farmacie bresciane dopo che la Regione ha fissato nel 30 marzo…
La maggioranza di Salò finisce a pezzi e si apre dunque la possibilità che, dopo…