Fa discutere, a Rovato, la decisione del Centro sociale 28 maggio di organizzare una serata “letteraria” con l’ex brigatista Renato Curcio, che nell’occasione presenterà il suo ultimo libro: “La società virtuale, miti e derive dell’impero virtuale”. L’appuntamento con Curcio è fissato per venerdì 10 novembre alle 21 nella sede del centro, in viale Europa 48.
Il 76enne Curcio, va detto, è un assiduo frequentatore della provincia di Brescia e ogni anno partecipa alla rassegna della Microeditoria di Chiari con la cooperativa editoriale da lui fondata dopo l’uscita di prigione, Sesibili alle foglie, che si occupa di temi come la disabilità e il carcere.
Curcio (Monterotondo, 23 settembre 1941) fu tra i fondatori delle Brigate rosse, il principale gruppo di lotta armata dell’estrema sinistra attivo negli anni di piombo. Arrestato nel 1974 ed evaso l’anno dopo, rimase nuovamente latitante per un breve periodo, e fu in seguito condannato a 28 anni di carcere per concorso morale in omicidio non premeditato in seguito all’attacco alla sede del Movimento Sociale Italiano di Padova (Curcio non vi partecipò e non uccise mai nessuno di persona, ma scrisse il proclama di rivendicazione),. Pur non essendosi mai dissociato, ha dichiarato la fine della lotta delle BR e ha criticato alcune delle sue scelte. Negli anni ’90 è stato quindi scarcerato con quattro anni di anticipo, dopo quattro anni di semilibertà; in tutto ha scontato circa 25 anni di reclusione, di cui 21 in carcere (12 in regime di carcere duro).
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