L’imprenditore, infatti, aveva partecipato a diversi bandi della prefettura, arrivando a incassare dallo Stato fino a 7mila euro al giorno. Ma le sue strutture sarebbero risultate troppo carenti (sia per dimensioni sia per servizi) rispetto ai requisiti minimi stabiliti per i richiedenti asilo.
A.S. è titolare di una quarantina di strutteure tra appartamenti, ristoranti e alberghi. Ora si trova ai domiciliari.
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