Ennesimo episodio di aggressione ai danni di un’autista nel Bresciano. Stavolta, nel mirino dei violenti, è finito un conducente di Brescia Trasporti, che un paio di giorni fa è stato preso a calci e pugni da un 45enne originario della Tunisia per averlo rimproverato perché stava fumando a bordo del bus.
L’uomo, sprovvisto di documenti, era stato redarguito e allontanato. A quel punto – il mezzo si trovava nella zona della Volta, ed erano circa le 22 – ha aggredito l’autista, picchiandolo con violenza e rubandogli il cellulare per impedirgli di avvisare le forze dell’ordine.
Per fortuna è stato comunque arrestato pochi minuti dopo dai carabinieri della stazione di Lamarmora, in città. L’accusa per il tunisimo è di rapina e lesioni: il giudice ha convalidato l’arresto in attesa del processo.
A Brescia le aggressioni contro gli autisti e i controllori dei mezzi pubblici sono ormai all’ordine del giorno. Uno degli ultimi casi era stato quello del controllore della metro preso a testate da un 18enne senza biglietto.
Questo il livello di sicurezza nella nostra città. Inoltre questi sfortunati autisti e controllori, devono subire le continue vessazioni delle ditte che non li tutelano in termini di sicurezza ed inoltre spingono verso la loro precarizzazione e bassi salari, il tutto per tagliare i costi (vedasi la disdetta del contratto aziendale della Saia). Ormai il lavoro tutelato è sempre più una chimera in Italia e quindi, anche se è precario e pericoloso, il lavoro uno se lo tiene. Stendiamo un velo pietoso sui sindacati, sempre lontanissimi dal tutelare il lavoratore, ma attenti alla politica delle poltrone, agli stranieri come modo per fare tessere ed ingannare, e a gestire le loro amate cooperative insieme alla caritas.