Brescia, via alla scuola per formare gli spazzacamini 2.0
“C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico …” Calza a pennello la lirica del Pascoli per l’iniziativa che oggi, a Brescia, ha visto tornare prepotentemente alla ribalta una professione tanto antica quanto romantica: quella dello spazzacamino.
Nata nel lontano ‘600, sviluppatasi nei secoli successivi ma consacrata alla memoria delle giovani generazioni dal film “Mary Poppins”, la professione dello spazzacamino ha visto nell’inaugurazione della nuova scuola Fuspa (in via della Cascina Pontevica 44) una sorta di “ritorno al futuro”.
“Nella scuola di Brescia – dichiara Gianfranco Borsatti, presidente dell’ANFUS, l’Associazione Nazionale Fumisti e Spazzacamini nata nel 1992 – formiamo 450 allievi l’anno che vanno ad implementare un complessivo di circa 8mila operatori che fanno capo alle nostre 560 aziende sparse sull’intero territorio nazionale, dal Trentino alla Sicilia”.
Nata quando ancora non esistevano norme tecniche nè legislazione specifica, l’ANFUS, in tutti questi anni, ha partecipato attivamente alla creazione di normative tecniche specifiche, dialogando con le istituzioni per il riconoscimento del ruolo del fumista e spazzacamino, la consulenza professionale e la formazione tecnica rivolta agli installatori e ai manutentori.
Decisivo, per il ritorno in auge degli spazzacamini, ovviamente in una versione “hi tech” con strumentazioni all’avanguardia abbinate però agli strumenti della tradizione, lo sviluppo della combustione a biomassa (gli impianti a legna) che negli ultimi dieci anni ha visto una crescita esponenziale sia in fatturato che in operatori del settore.
“Parimenti allo sviluppo della biomassa (si pensi solo alla diffusione delle stufe a pellet o alle migliaia di pizzerie con forno a legna – contina Borsatti – sono aumentate le preoccupazioni in ordine alle emissioni di polveri sottili in atmosfera dovute al cattivo uso e manutenzione di questi impianti”.
Per ridurre le emissioni è necessario che ogni componente della filiera faccia la sua parte. Combustibile, apparecchio, impianto, gestione e manutenzione sono tutti determinanti per rispondere ai criteri di sicurezza, di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni.
Sarà dunque l’inaugurazione della nuova sede della scuola Fuspa a concentrare l’attenzione su un più consapevole utilizzo della combustione a legna in un quadro di iniziative e di interventi che da tempo vedono impegnata l’ANFUS.
E’ il caso del progetto CA.MI.NO.,un protocollo firmato con la Provincia Autonoma di Trento per migliorare gli impianti a biomassa nel comune di Novaledo misurando le emissioni prima e dopo gli interventi, oppure l’intervento firmato con la Città Metropolitana di Milano teso allo studio di buone pratiche per ridurre le emissioni dei forni delle pizzerie.
Un’importante occasione sarà nei prossimi anni la collaborazione al progetto europeo PrepAir in cui il ruolo della formazione promossa dalla scuola potrà qualificare professionisti preparati ad affrontare le sfide energetiche e ambientali.