Cava inferno di Ghedi, Mottinelli risponde a Borzi: amareggiato sono io
Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, interviene in merito alle dichiarazioni del sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi, che, in Consiglio Comunale, si è definito “indignato” per il fatto che “il Presidente non avesse più interesse a recuperare larea con un centro di guida sicura, come previsto dallAccordo di Programma.
Non capisco da che cosa possa essere generata lindignazione di Borzi ha dichiarato Mottinelli e sono molto amareggiato per questo atteggiamento perché in realtà non cè alcun tipo di chiusura da parte dellEnte che rappresento nei confronti di questo tema, anzi: il 22 giugno scorso ho convocato un incontro nella sede provinciale del Settore Ambiente, al quale hanno partecipato il sindaco Borzi, i rappresentanti della ditta uscente Cava Inferno e quelli della società entrante Tecnoinerti srl, oltre al Consigliere Gianbattista Groli, proprio per discutere sul futuro dellarea in maniera condivisa.
In quellincontro la Provincia non ha revocato alcun accordo, confermando invece la sussistenza di tutti gli obblighi derivanti dallAccordo di Programma.
LAccordo risale al 2012. Nel frattempo, il 13 gennaio 2016, Regione Lombardia ha manifestato unassenza di interesse, con propria deliberazione di Giunta, rispetto alla realizzazione del Centro di guida sicura. Ritenendo anche noi che forse non ci fossero più le condizioni ottimali per la realizzazione del Centro ha dichiarato Mottinelli – abbiamo dato la massima disponibilità a rivedere gli accordi presi cinque anni fa, in base a possibili nuove esigenze maturate in questi anni sul territorio , sempre nello spirito di ridare in uso alle comunità locali aree fruibili, come da prescrizioni del Piano Cave per l’ATE 39″.