Brescia, Triboldi lascia e bacchetta Cellino: alle parole seguano i fatti
“Mi auguro da tifoso e da bresciano che ai proclami seguano i fatti. A Brescia siamo concreti e normalmente centriamo gli obiettivi. Sappiamo anche che la velocità non conta se si va nella direzione sbagliata”. Con queste parole il presidente uscente del Brescia Calcio Alessandro Triboldi si è rivolto al nuovo proprietario della società di via Bazoli, Massimo Cellino, in un’intervista rilasciata ieri al Giornale di Brescia.
Triboldi, informa il quotidiano di via Solferino, si è dimesso il 18 settembre, in anticipo rispetto alla scadenza naturale del Cda. “Con l’uscita di scena di Bonometti si era esaurito il mio compito”, ha dichiarato a Erica Bariselli, “ho dovuto aspettare che si perfezionasse il versamento di quanto pattuito nel Brescia Calcio… Con pochi mezzi e grande dedizione da parte di tutti”, ha aggiunto l’ex presidente, “è stata gestita la fase del rilancio, si è impostata una gestione manageriale e si sono valorizzati alcuni giovani. Obiettivi raggiunti: società risanata, squadra in B, acquirente trovato. In 24 mesi”.
Con l’unico rammarico dello stadio: “Eravamo ad un passo, resterà per lennesima volta unincompiuta. Non bastano i soldi, occorre anche misurarsi con le regole, le istituzioni e il territorio”, ha concluso Triboldi nell’intervista.