E’ morto nelle scorse ore, a Zone, Luigi Zatti. Per molti era soltanto “Il Rosso”, soprannome con qui era conosciuto sul Sebino e in Valcamonica. Ma, nonostante una carriera artistica iniziata tardi, Zatti era uno scultore apprezzato in tutto il Nord Italia. Soprattutto per il suo Bosco degli Gnomi, sul Monte Guglielmo.
La passione di Zatti per l’arte della lavorazione del legno è maturata intorno ai 50 anni, subito dopo la pensione, quando si è scritto a un corso del Centro di formazione professionale di Palazzolo con i maestri Primo Formenti e Gigi Ghidotti.
Dal 2000, il Rosso ha quindi iniziato a scolpire i tronchi tagliati dagli enti, trasformandoli in personaggi magici. Un bosco fatto di gnomi, fate, animali della foresta e personaggi delle favole come Pinocchio: una settantina di sculture che è ancora possibile osservare in località ”Goi de la Tromba – Polset”, lungo l’antica strada acciottolata che da Zone porta alla cima del Guglielmo (segnavia n. 227-227A).
Lo scorso anno le sculture sono state sistemate – con l’aggiunta di altre 50 opere realizzate sullo stile di Zatti – grazie ai 60mila euro stanziati dal Comune di Zone e alla collaborazione con la scuola Ricchino di Rovato (sotto la direzione artistica dell’intagliatore odolese Gianluigi Zambelli).