Decine di persone, nei giorni scorsi, sarebbero finite al pronto soccorso a Vicenza per casi di intossicazione alimentare dopo aver consumato tranci di tonno pinne gialle. Su Brescia, al momento, le autorità sanitarie non segnalano casi. Ma l’allarme resta alto, vista la vicinanza con la provincia veneta.
Il tonno sul banco degli imputati – secondo quanto riferisce lo Sportello dei diritti – sarebbe stato importato (congelato) dalla Spagna e i malori sarebbero stati provocati dall’eccesso di istamina, che provoca una sorta di reazione allergica in chi la consuma. All’origine del problema vi sarebbero le cattive condizioni di conservazione del pesce e l’aggiunta di additivi per stabilizzare il prodotto.
L’invito per i consumatori è di non consumare tonno a tranci (nemmeno cucinato) se l’aspetto presenta una lieve colorazione bluastra) e di avvisare l’Ats in caso di malori dopo il consumo del prodotto. Tra i sintomi: arrossamento della pelle, prurito, cefalea pulsante, bruciore orale, crampi addominali, nausea, diarrea e palpitazioni.
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