Non ce l’ha fatta. E’ finito in tragedia il tentativo del subacqueo polacco Waclaw Lejko di battere il record conquistato soltanto una settimana fa dal clanrese Luca Pedrali, arrivato a quota 264 metri di profondità.
Il 38enne polacco, venerdì mattina, si è immerso per superare questa profondità. Come già aveva fatto nelle scorse settimane, contendendosi il record di immersione con il connazionale Sebastian Marczewski (l’ultima volta era arrivato a 249 metri). La preparazione militare e la lunga esperienza nel campo delle immersioni non sono bastati a evitare il peggio.
Il suo corpo – con indosso ben nove bombole – è stato recuperato poche ore dopo dal Nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda di Salò, con l’utilizzo del Rov, un veicolo subacqueo filoguidato munito di telecamera. Ora la salma è all’ospedale di Gavardo in attesa dell’autopsia.
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