Si è chiuso con due condanne e tre assoluzioni il processo relativo all’indagine Semaforo rosso, che – ai tempi della giunta Paroli – aveva visto coinvolti alcuni dipendenti di Palazzo Loggia. L’accusa, a vario titolo, era quella di presunte irregolarità nel bando per la piattaforma integrata del traffico BresciaInfo. Un “gioco” da 2 milioni e 300mila euro.
Per la vicenda – che, lo ricordiamo, vedeva estranea la parte politica – aveva patteggiato due anni e undici mesi di pena Giandomenico Gangi. Mentre nel nuovo processo, nonostante l’accusa avesse chiesto cinque condanne, solo per due persone i giudici hanno ritenuto ci fossero responsabilità penali. Il tribunale – presieduto da Roberto Spanò – ha assolto Fabio Marangini, Alfredo Bolelli e Gaia Maria Corbetta. Sono stati invece condannati a un anno e otto mesi M.D.B. e a sei mesi S.P., con pena sospesa per entrambi.
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