Ha esibito un documento e una patente di guida rumeni, ma l’uomo era palesemente di origini asiatiche. Per questo i vigili di Palazzolo si sono insospettiti e hanno deciso di effettuare ulteriori controlli, da cui è emerso che si trattava di documenti falsi. E che l’uomo era un cittadino pakistano di 29 anni, fino al 2013 iscritto all’anagrafe del Comune di Rovato (da cui era stato cancellato per irreperibilità).
L’inganno, però, costerà caro al giovane fermato alla guida di un furgone. Il 29enne, infatti, è stato arrestato e denunciato: il giudice ha convalidato l’arresto, ma non l’ha spedito in carcere per l’assenza di precedenti. Il giudizio è comunque fissato per il 2 ottobre.
L’episodio desta comunque allarme, perché pochi giorni prima un 42enne indiano era stato fermato a Chiari in circostanze molto simili: che a Brescia ci sia una centrale di produzione di documenti falsi?
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