Problemi intestinali, come alleviare questo spiacevole problema
I problemi intestinali sono piuttosto comuni tra le persone. Possono essere di varia natura e fortunatamente nella maggior parte dei casi si tratta di situazioni passeggere, dovute magari a un’alimentazione scorretta. Basta pensare al classico mal di pancia che puntualmente viene a farci visita quando mangiamo troppo o qualcosa che ci ha dato fastidio, oppure la diarrea, la stipsi…
Dietro questi sintomi si nasconde spesso un virus intestinale, che tende a risolversi da solo nel giro di un paio di giorni. Quando non accade o i sintomi sono troppo intensi, è bene parlarne con il medico curante. In questo caso l’enterogermina è spesso il medicinale consigliato dal dottore.
La diarrea quando occasionale non deve preoccupare in modo particolare, soprattutto se in una o due scariche si risolve da sola. Altre volte però, soprattutto quando il problema è frequente e si verifica dopo l’assunzione di latticini, potrebbe nascondere un’intolleranza al lattosio più o meno seria. Di solito comunque oltre alla diarrea vi sono altri sintomi come i gonfiori addominali e la nausea.
Anche la stipsi è un problema intestinale molto comune. E’ la difficoltà a evacuare e nel farlo con costanza. Chi soffre di stipsi infatti, riesce a farlo circa ogni 2 o 3 giorni, se non di più. E’ importante parlarne con il medico per cercare di individuare la causa e capire come riuscire a regolarizzare l’intestino. Nella maggior parte dei casi è un problema di alimentazione. Lo scarso consumo di liquidi e di fibre. Sono loro infatti che danno alle feci la giusta consistenza perché passino agevolmente dall’intestino. Non dimentichiamoci che la stipsi è causata spesso anche dalla troppa sedentarietà. Può essere utile quindi, iniziare a praticare un po’ di attività fisica.
C’è poi la sindrome del colon irritabile, i sintomi vedono alternare ora la diarrea ora la stipsi, accompagnati da doloretti quasi sempre presenti vicino all’ombelico. La pancia risulta gonfia e dolente. Le cause non sono ancora note. Gli esperti ipotizzano che, coloro che ne soffrono, hanno un intestino particolarmente sensibile sia allo stress che a vari alimenti. Forse anche il sistema immunitario è indebolito. Possono comparire spasmi del tutto inaspettati.
Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che la sindrome del colon irritabile è causata da un’infezione batterica che colpisce l’apparato digerente. Questo perché spesso tale problema è collegato alla gastroenterite. Si parla in questo caso di sindrome del colon irritabile post-infettiva. Sono soprattutto le donne a soffrirne e ad accusare i sintomi più gravi. I primi sintomi in genere si manifestano prima dei trent’anni. Alcuni fattori di rischio sono le infezioni gastrointestinali, maltrattamenti, malattie psichiatriche, forte stress.
Infine ci sono i diverticoli. Sono dlle piccole tasche che compaiono sulle pareti del colon, in particolare del sigma. I sintomi sono in genere delle fitte o degli spasmi, sul lato sinistro, all’altezza del fianco. Possono essere prevenuti consumando circa 200 grammi di fibre ogni giorno, limitando il più possibile di assumere carne rossa, preferendo quella bianca o il pesce.