Lago di Garda nel patrimonio Unesco, il percorso prosegue

La Provincia di Brescia lavora per portare avanti il progetto di candidatura del Lago. Nei giorni scorsi un nuovo incontro, a fine mese vertice con il ministero

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La Provincia di Brescia lavora per portare avanti il progetto di candidatura del Lago di Garda a Patrimonio Unesco, una candidatura incentrata su valori storici, paesaggistici e ambientali in grado di valorizzare alcuni specifici insediamenti umani, consentendo di compiere uno straordinario viaggio nel tempo, che avrebbe come filo conduttore la presenza unica e integra del Lago.

Per discutere di questi temi, a Palazzo Broletto, si è tenuto un incontro tra il Consigliere Provinciale Delegato al Turismo Fabio Capra, l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Trento Mauro Gilmozzi, il Responsabile del Settore Turismo della Provincia di Verona Loris Danielli e il Consigliere Provinciale di Mantova Aldo Vincenzi, volto a definire la strategia e gli aspetti qualificanti, che rispondano ai criteri di unicità e integrità richiesti dall’Unesco.

“Un sito tanto complesso – hanno dichiarato il Presidente Pier Luigi Mottinelli e il Consigliere Fabio Capra – richiede una sinergia tra le istituzioni regionali, quelle provinciali e tutti i Comuni che insistono sul Lago di Garda, che saranno ora coinvolti nella definizione del Progetto. Così come sono necessari contributi e idee del mondo economico e sociale. Il nostro Lago merita di essere Patrimonio Unesco”.

Per quanto riguarda la nostra Provincia, dalla Rocca di Manerba alla Valle delle Cartiere, passando per le Grotte di Catullo, le limonaie (su cui recentemente c’è stato un rilancio), il Vittoriale e il Castello di Sirmione, sono già abbastanza definiti i siti bresciani che possono rappresentare un valore universale tanto eccezionale da soddisfare i criteri richiesti per la candidatura.

Il riconoscimento di sito Unesco – ha dichiarato Parolini –  già assegnato sul Garda ai siti palafitticoli di Desenzano e Manerba e alle mura venete di Peschiera, sancirebbe la particolarità di un ambito  nel quale clima, ambiente e storia costituiscono un unicum di grande valore. Non nuovi vincoli, ma il riconoscimento di un’area, sempre più visitata da turisti di tutto il mondo, che costituirebbe anche un ulteriore
stimolo per un turismo di qualità ancora più alta”.

L’idea di candidare il Garda a entrare a far parte della lista del Patrimonio Unesco ( Word Heritage List) è al centro di dibattiti nella sponda bresciana da almeno quattro anni. Sul territorio il Progetto ha già ottenuto adesioni diffuse, oltre che da numerosi Comuni, da: Consorzio colline moreniche del Garda, associazioni ambientaliste, due Rotary Club gardesani, Ateneo di Salò, Fondazione Vittoriale degli italiani, Comunità del Garda, Parco Alto Garda, Faita Federcamping, Federalberghi, Lega navale italiana. Anche le altre Province possono vantare siti significativi, ma per l’individuazione dettagliata è necessario un ulteriore confronto diretto con i territori coinvolti.

“Nel corso della costruzione della candidatura – ha sottolineato Fabio Capra – risulterà essenziale un momento di confronto con le strutture ministeriali per verificare la correttezza della formulazione al fine di calibrare nella maniera più opportuna il Progetto”.

Già previsto per fine mese l’incontro con gli uffici ministeriali competenti.

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