Omicidio Carpaneda. Non fu eccesso di legittima difesa ma omicidio volontario. La pena, però, è quella minima: 10 anni di carcere. Lo ha deciso il gup Lorenzo Benini nei confronti di Laert Kumuraku che nel giugno del 2016 a Carpaneda di Vobarno avrebbe ucciso il marito della sorella a coltellate al culmine dell’ennesima lite famigliare.
O forse no. Perchè il gup ha ritenuto che il gesto di Kumuraku non fosse avvenuto d’istinto per proteggere la sorella – secondo testimoni vittima di violenze da parte del marito – ma premeditato quel tanto che bastava per commutare l’accusa da eccesso di legittima difesa in omicidio volontario. Il lasso di tempo intercorso fra la lite e l’aggressione con il coltello avrebbe potuto, e dovuto, schiarire le idee a Kumuraku e farlo agire in altro modo. Le motivazioni della sentenza (come riporta il Giornale di Brescia) saranno depositate fra 30 giorni.
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