I contorni esatti sono ancora da definire. Ma è drammatica la vicenda che ha avuto come vittime due ragazze nigeriane di 21 e 26 anni (in attesa di riconoscimento dello status di rifugiate) che sarebbero state sequestrate e violentate per ore da un connazionale 33enne che le aveva promesso un lavoro. L’uomo, entrato in contatto con le giovani tramite un conoscente, le aveva fatte arrivare alla stazione di Palazzolo e poi le aveva fatte camminare con una scusa fino a una casa abbandonata nel territorio di Capriolo: lì si sarebbe consumata la violenza. Le donne – secondo il racconto del Giornale di Brescia – sono riuscite a fuggire soltanto il giorno dopo, e accompagnate in caserma da un passante. Il 33enne è stato prontamente individuato e denunciato a piede libero.
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