E’ morto ieri Guido Baruffi, 70 anni, storico esponente politico bresciano. Baruffi è spirato, dopo qualche mese di lotta contro un male incurabile, all’hospice Il Gabbiano di Pontevico. Baruffi lascia la moglie Angiolina e i figli Fabrizio e Claudio: una famiglia provata da un altro, recente, lutto visto che solo tre giorni fa era morta Teresa Baruffi, sorella di Guido. Il funerale sarà celebrato domani mattina alle 11 nella chiesa parrocchiale di Manerbio.
Baruffi aveva iniziato come dipendente della Marzotto di Manerbio e poi del Calzaturificio Ge.Mor di Verolanuova. Lì aveva iniziato la sua attività sindacale nella Cgil, diventando anche funzionario nella segreteria provinciale della Fillea Cgil. Nel 1989 era diventato segretario provinciale del Psi. L’anno dopo, poco prima della bufera di Tangentopoli, era stato eletto in consiglio regionale (dopo rimarrà per due legislature). Nel 1992 fece parte della delegazione che trattò l’elezione di Gianni Panella a sindaco di Brescia, il primo socialista in Loggia. Dopo la dissoluzione del partito aveva aderito allo Sdi.
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