Una chiusura di stagione davvero degna: nellultimo impegno della Final Six di Champions League edizione 2017, ovvero lincontro valido per il quinto posto, lAn Brescia simpone per 8 a 5 (2-2, 3-0, 1-1, 2-2, i parziali) sullOlympiacos Pireo, dimostrando una volta di più una grande spirito di sacrificio e confermando una notevole capacità di reagire alle situazioni critiche. A brevissima distanza dallamara sconfitta nel quarto di finale con lEger, non era facile trovare le energie per onorare lappuntamento con la più importante rassegna per club e, così, terminare al meglio lannata. Al di là del dover recuperare unadeguata condizione soprattutto mentale -, il sette bresciano doveva rimediare allassenza dello squalificato Muslim e allimprovvisa indisponibilità di Paskovic, rimasto in tribuna per il riacutizzarsi del problema allorecchio. Dunque, partenza ad handicap per la squadra di Sandro Bovo, con soli tre cambi a disposizione (più quello del portiere). Contro un avversario per nulla rinunciatario e anchesso intenzionato a concludere in maniera positiva il cammino nelle finali di Budapest, lAn comincia col piglio giusto ribattendo colpo su colpo. Però, a poco meno di due minuti dalla fine del primo tempo, Brescia perde unaltra pedina: Napolitano viene punito col cartellino rosso (non brutalità, almeno questo ) dallarbitro israeliano Schwartz, e la già magra panchina si restringe ancora di più. A quel punto (sul punteggio di 2 pari), Presciutti e compagni serrano i ranghi e, con esemplare determinazione, trovano la forza per piazzare lallungo che risulterà decisivo: per tutta la seconda frazione, la difesa chiude ogni varco, mentre Christian Presciutti, Manzi e Bertoli trafiggono Pavic in sequenza. Da lì in avanti, lo spirito agonistico dellAn non sincrina, anzi: i greci provano e riprovano a ricucire il distacco ma le calottine bresciane non cedono di un passo, neanche quando, a metà dellultima frazione, rimangono con un solo cambio per il cartellino rosso assegnato, ancora dallarbitro Schwartz, a Randjelovic. Come nel 2014, lAn arriva al quinto posto tra i club europei, un traguardo di prestigio che puntella un percorso di crescita di grande rilievo.
«Abbiamo chiuso nel modo migliore la stagione commenta il presidente Andrea Malchiodi esprimendo le caratteristiche che ci contraddistinguono, cuore, tenacia e orgoglio».
«È stato bello vincere così dice coach Bovo -, a un certo punto non avevo quasi più nessuno in panchina. Abbiamo dato unennesima dimostrazione di carattere, sono orgoglioso di quanto fatto dai ragazzi, della verve agonistica, dellapproccio al lavoro, della voglia di provarci ad ogni costo».