Se non arriverà la cifra minima necessaria a garantire la sicurezza dei cittadini nessuno ci potrà impedire di chiudere tutte le strade provinciali. A dirlo è stato oggi Pierluigi Mottinelli, presidente della Provincia di Brescia e dell’Unione province lombarde in occasione della giornata di Mobilitazione nazionale delle Province a Roma.
Il decreto legge al vaglio del parlamento, la cosiddetta “manovrina”, contiene una serie di norme che riguardano le Province, ma che – secondo gli enti locali – non rispondono alla “inderogabile necessità di garantire le risorse finanziarie e di personale per lo svolgimento delle funzioni attribuite alle stesse dalla legge Delrio”. Per questo motivo, stamane, le Province hanno deciso di muoversi e di andare a Roma – al teatro Quirino – per far sentire la propria voce.
Brescia ha partecipato con una delegazione di circa venti persone (tra consiglieri e sindaci), guidata da Mottinelli. Che nel suo discorso è stato chiaro: “Se entro dieci giorni il decreto non avrà i requsiti minimi a livello di risorse nessuno ci potrà impedire di chiudere i 5mila chilometri di strade provinciali la cui responsabilità fa capo a noi e ai nostri dirigenti”. Dunque un avviso molto più forte di qualche settimana fa, quando il presidente del Broletto aveva minacciato di transennare le buche se non fossero arrivate le risorse necessarie da Roma.
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