“Un messaggio vergognoso. Qualcosa che ha dell’incredibile. Talmente grave che e’ stato rimosso o fatto rimuovere dopo la sua pubblicazione. Roba da non credere, al pari di quei Paesi incivili che ancor oggi bruciano le chiese o censurano la stampa o il libero pensiero”. Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio e Urbanistica, commenta cosi’ il post pubblicato su Facebook da Massimo Minini, presidente di “Brescia musei” l’ente che fa riferimento all’Amministrazione del Comune di Brescia, che in merito alla statua di Arturo Dazzi intitolata ‘Era fascista’ e nota in citta’ come ‘Bigio’, ha scritto sul social network:
“L’errore e’ stato di non fare a pezzi quell’orribile statua del Dazzi. Avrebbero risolto il problema alla radice. Quando uccisero Benito i partigiani sapevano esattamente che se lo avessero lasciato in vita sarebbe successo il finimondo. E cosi’ provvidero a sistemare le cose”.
Viviana Beccalossi nel ricordare che “la statua attualmente si trova in un deposito del Comune e che come previsto dalla Soprintendenza entro sei mesi dovra’ tornare nel suo luogo naturale e originario, cioe’ in piazza Vittoria” chiede che “il sindaco Delbono rimuova subito Minini dall’incarico. Non puo’ rimanere li’ un minuto di piu'”.
Sulla polemica è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega Fabio Rolfi, invocando anche lui le dimissioni di Minini.
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