L’An Brescia centra l’impresa: battuta anche la Pro Recco
Una prova di gran cuore e limpresa è servita: a Mompiano, nella venticinquesima giornata della stagione regolare, lAn Brescia batte la Pro Recco 7 a 6 (2-2, 2-0, 0-2, 3-2, i parziali), ponendo fine alla striscia di 73 vittorie consecutive conquistate dal team ligure. Nellultima uscita annuale tra le mura amiche, lAn regala proprio un bel regalo ai tanti tifosi accorsi a sostenere la squadra e, nello stesso tempo, si toglie la grande soddisfazione di imporsi sulla compagine meglio attrezzata in assoluto. In palio cera poco, il risultato non modifica lordine della graduatoria (con i recchelini sempre al primo posto e i biancazzurri secondi, a due punti di distanza), ma non far fare punti al Recco, non è certo cosa da tutti i giorni. Differenza di motivazioni? Può anche darsi, ma lincontro odierno è stato senzaltro un match vero, combattuto fino alla fine, a volte anche oltre i limiti: a pagare il prezzo più caro degli eccessi di aggressività, sono proprio i padroni di casa, costretti a rinunciare a Vjekoslav Paskovic per due tempi e mezzo (a metà del secondo tempo, il montenegrino è uscito per un brutto colpo allorecchio sinistro). In ogni caso, per il sette bresciano, le difficoltà erano cominciate ben prima dellavvio di gara: a causa di un attacco febbrile (si spera di no, ma cè il rischio di un attacco di mononucleosi), Edoardo Manzi non ha potuto essere schierato. Insomma, il risultato dei ragazzi di Sandro Bovo è davvero importante, anche al di là del valore del fortissimo avversario; per quattro tempi, Presciutti e compagni hanno lottato, sì, con grinta, ma hanno anche sfoderato gesti tecnici di rilievo (dalle parate di Marco Del Lungo al gol dal centro di Petar Muslim, passando per lottima prestazione difensiva di tutto il collettivo e pure la rete dalla distanza di Stefano Guerrato), il tutto per uno spettacolo che ha mandato in visibilio il pubblico. Nemmeno il rigore non sfruttato (a inizio del terzo periodo, sul punteggio di 4 a 2), ha scalfito la voglia di vincere delle calottine biancazzurre e, al suono dellultima sirena, lemozione è salita ancora di più per il calorosissimo saluto rivolto da tutta la tribuna a Sava Randjelovic e Nemanja Ubovic, che lanno prossimo difenderanno i colori dellOsc Budapest. A due settimane dalle finali per lo scudetto, lAn manda un segnale molto chiaro
«Il risultato è più che positivo dichiara coach Bovo ma, complessivamente, non posso essere contento: siamo stati senza Paskovic per quasi metà gara, e, con Manzi in tribuna, già eravamo uno in meno. Speriamo di recuperarli entrambi, abbiamo le finali di Torino e Budapest, e partiamo già senza Rizzo. La mia non è una critica, larbitraggio è stato uno dei migliori della stagione: dico solo che chi difende sullattaccante che fa di tutto per prendere fallo dai cinque metri, andrebbe tutelato. Il mio cartellino rosso è figlio del nervosismo provocato dal colpo subito da Vjeko. Andando oltre, i ragazzi hanno dimostrato di avere un grande carattere e fa davvero piacere aver terminato gli impegni casalinghi con una vittoria come questa».
«La vittoria di oggi commenta con un po di commozione, Ubovic è il modo migliore per ringraziare, e salutare, i tifosi e gli amici bresciani: certo, sarebbe stato più bello battere Recco nella finale di Coppa Italia, ma abbiamo ancora due appuntamenti di grandissima importanza e daremo tutto per provare a ripeterci, con determinazione e piena convinzione nei nostri mezzi».