Concorso in omicidio volontario. E’ questa l’accusa a carico del 20enne di origini egiziane, in regola con il permesso di soggiorno, che ha fornito il coltello utilizzato da Anthony Aiello per uccidere il colombiano Jaisy Bonilla. Il giovane ha spiegato agli investigatori di aver procurato l’arma – un grosso coltello a serramanico – nella convinzione che sarebbe servita soltanto per spaventare Bonilla (“reo” di aver colpito Aiello con un pugno dopo che questo gli aveva chiesto di fare un tiro di spinello). Ma evidentemente la situazione è scappata di mano e il 2 aprile a Brescia, in via Corsica, si è consumato un tragico delitto.
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