Un favore, lennesimo, allo Stato e sempre meno liquidità per le imprese. Lestensione del meccanismo dello split payment alle società pubbliche fa arrabbiare Confartigianato Brescia. Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Lo split payment continuerà a complicare la vita di piccoli e medi imprenditori». Nella manovra economica, il Governo ne ha infatti esteso lapplicazione alle società pubbliche. Il meccanismo, introdotto nel 2015 per combattere levasione dellIva, obbliga la pubblica amministrazione a trattenere e versare direttamente allerario lIVA sulle fatture emesse dai propri fornitori. Risultato: le imprese rimangono in credito dimposta e devono aspettare molti mesi prima di vedersi rimborsata lIva. Già, perché lo Stato è un esattore velocissimo quando si tratta di incassare, ma se deve saldare i suoi debiti, è un pagatore lentissimo. A denunciarlo Confartigianato: «Con lestensione dello split payment prosegue il presidente Massetti si aggravano i problemi di liquidità delle imprese che forniscono beni e servizi agli enti pubblici. Oltre ad attendere mesi per vedersi saldate le fatture, devono aspettare altro tempo per ottenere il rimborso dellIva. Come se non bastasse, devono sborsare altri soldi per i costi amministrativi legati agli adempimenti per presentare istanza di rimborso. Una situazione insostenibile denunciata già due anni fa da. Contestiamo un meccanismo con il quale lo Stato finisce per fare cassa sulle spalle delle imprese oneste. Per combattere levasione dellIva cè un modo molto semplice e a costo zero per gli imprenditori. Si chiama fatturazione elettronica ed è obbligatoria dal 2015 per le imprese che forniscono beni e servizi alla Pubblica Amministrazione» conclude Massetti. Secondo i dati dellUfficio studi di Confartigianato, in Italia la quota di aziende che emette fatture elettroniche è pari al 30,3%, vale a dire il 12,5% in più rispetto alla media europea. Inoltre, tra il 2014 e il 2016 le imprese che inviano fatture elettroniche sono aumentate del 25%, a fronte di un ridotto incremento del 6,5% nellUnione europea. Quindi, secondo Confartigianato, invece di caricare le aziende in regola di inutili costi e burocrazia, basterebbe far funzionare e monitorare gli strumenti che permettono di colpire i furbi. Ma proprio qui sta il problema: lo Stato, non soltanto non riesce a pagare i suoi creditori, ma non riesce nemmeno a controllare a quanto ammontano i suoi debiti verso le imprese. A dirlo, ancora una volta, è Confartigianato sulla base del Documento di economia e finanza presentato dal Governo. Si scopre così che a fronte di oltre 27 milioni di fatture ricevute da 22mila pubbliche amministrazioni, mancano i dati sui pagamenti per circa 12 milioni di fatture, vale a dire il 44% del totale.
Per lavori di potenziamento infrastrutturale che saranno svolti da RFI sulla linea Milano-Brescia-Verona Porta Nuova,…
Sabato 4 maggio si accedono i motori della settima edizione di Brixiasupercars, kermesse dedicata alle…
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi re…
ROMA (ITALPRESS) – “Entro questa legislatura il governo vuole avere pronto il quadro giuridico per…
Anche i lavoratori di Trenord chiedono più sicurezza nella zona della stazione ferroviaria di Brescia…
ROMA (ITALPRESS) – “Noi nelle liste non facciamo nessuna campagna acquisti e conto di mettere…