Colpa di Enel, anzi no. Sulle motivazioni l’azienda ha smentito se stessa, attribuendo prima la colpa al fornitore e spiegando poi che i disagi sono stati causati da un guasto dell’impianto d’elettricità interno. Ma la sostanza rimane la stessa.
A causa di un guasto, infatti, tutte le attrazioni del celebre parco divertimento si sono bloccate per circa un ora. Con situazioni da brido, come quella di alcune persone rimaste intrappolate a testa in già sulle montagne russe. Immediato l’avvio delle procedure di sicurezza. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Castelnuovo del Garda per risolvere le situazioni più delicate, come quella di una famiglia israeliana bloccata (in pendenza) a circa 27 metri d’altezza.
Un problema non da poco per Gardaland, che ha fermato al debutto anche Shaman, la montagna russa con realtà virtuale costata cinque milioni.
Come riferito, il parco divertimenti ha inizialmente ha la responsabilità dell’accaduto a un “anomalo straordinario sbalzo di energia da parte di Enel”, spiegando che “è questo il motivo per cui sull’attrazione Sequoia adventure una famiglia è rimasta bloccata sul convoglio a 20 metri daltezza ma è stata prontamente evacuata dal personale di sicurezza”. E ha aggiunto: “I generatori del parco sono immediatamente entrati in funzione ma, come da protocolli di sicurezza, è stato necessario provvedere allo spegnimento e al successivo riavvio di tutte le attrazioni per poter arrivare alla normalizzazione attraverso le consuete procedure previste in questi casi”.
La smentita di Enel E-distribuzione è però arrivata subito, ed è stata netta. In serata è arrivata quindi la rettifica di Aldo Maria Vigevani, amministratore delegato di Gardaland. A seguito di ulteriori e più approfondite verifiche effettuate congiuntamente nel corso di tutto il pomeriggio dai tecnici di Enel e da quelli di Gardaland, è emerso che lo sbalzo di energia verificatosi non è da imputare a Enel ma ad un guasto sulla rete interna del Parco Gardaland si scusa con Enel per aver erroneamente imputato loro, in un primo tempo, la responsabilità del problema riscontrato.