Il Comitato Soci Valsabbina chiama a raccolta i propri sostenitori per fare il punto delle iniziative avviate e programmare la partecipazione alla prossima assemblea della banca. Lappuntamento è per giovedì 30 marzo, dalle 20.30, allauditorium di via Quarena 8 a Gavardo. La stessa sede dellaffollata assemblea del debutto, che si è enuta dello scorso dicembre.
Lobiettivo, afferma uno dei fondatori del comitato, lavvocato Giorgio Paris, è presentare una lista di candidati alternativi alle proposte del Consiglio di amministrazione in carica. Con lapprovazione del bilancio 2016, infatti, lAssemblea dovrà procedere alla nomina di tre nuovi consiglieri, in sostituzione di quelli scadenza. Da anni la Banca procede, con una previsione statutaria molto anomala, alla sostituzione solo parziale dei consiglieri riconfermando gli uscenti o decidendo in modo autoreferenziale la loro sostituzione.
Il Comitato, dunque, ritiene opportuno presentare propri candidati per dare voce a una diversa visione strategica degli sviluppi della banca e per formulare le proprie proposte nellassemblea di approvazione del bilancio di esercizio e rinnovo parziale delle cariche. Una decisione che “fa seguito alle diverse richiesta di convocazione di unassemblea programmatica, a cui il Consiglio ha risposto con il silenzio”.
Il tutto in un contesto in cui sottolinea un altro esponente del comitato, Aurelio Bizioli per i soci è difficile esercitare i diritti di partecipazione alla vita della banca, perché siamo di fronte a norme statutarie e regolamentari particolarmente restrittive per i soci e ricolme invece di agevolazioni e privilegi per i candidati espressi dal Consiglio. Non possiamo di fatto nemmeno disporre dellelenco completo dei soci, prosegue Bizioli, evidenziando che il Comitato ha scritto al Cda e agli altri organi di controllo e vigilanza della Banca, chiedendo che vengano eliminati gli ostacoli allesercizio dei diritti dei soci, che i consiglieri uscenti rinuncino ai privilegi finalizzati a semplificare la loro rielezione e – aspetto significativo e rilevante – che nellordine del giorno della prossima assemblea vengano inserite tre punti relativi al futuro: lanalisi della situazione attuale e prospettica della quotazione azionaria; le proposte di modifiche statutarie per rafforzare la partecipazione alla governance societaria; le ipotesi di sviluppo della Banca a fronte dellevoluzione, sia legislativa che operativa, del settore”.
Su questultimo punto, in particolare, non poche perplessità ha destato nel Comitato – così si legge in una nota – “la notizia di stampa (che trova riscontro nei documenti ufficiali accessibili ai soci) che la Banca Popolare dellEmilia Romagna, acquistando ad un euro la Cassa di risparmio di Ferrara, diventerà il primo azionista di Valsabbina. Infatti Carife, al termine dello scambio azionario avvenuto nel 2011, detiene circa 550 mila azioni di Valsabbina, pari all1,44% del capitale sociale. Una quota che per legge non può invece superare l1% ed il cui acquisto, salvo prova contraria, è stato finanziato dalla stessa Valsabbina”.
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