Il sistema misto di raccolta dei rifiuti? “Cittadini volenterosi, costi in ascesa, risultati modesti”. A dirlo è Legambiente Brescia che – con una nota – fa il punto del nuovo sistema di smaltimento avviato dalla città.
Nel documento gli ambientalisti sottolineano che “i cittadini stanno dando una buona prova di collaborazione e senso civico nellaffrontare il cambio di metodo di raccolta dei rifiuti. Il 2016 ha visto tre importanti progressi: La citta? ha riconosciuto i limiti del sistema cassonetto + incenerimento; Il tema della separazione corretta degli scarti e? stato riportato al centro dellattenzione; Si e? registrato un incoraggiante aumento della quantita? di rifiuti differenziati (circa 8mila tonnellate in piu?), ma la raccolta non e? iniziata in tutti quartieri”.
“Tuttavia – sottolinea Legambiente – “i dati provvisori diffusi per il 2016 confermano anche che i difetti congeniti del sistema misto comporteranno costi e sprechi che vanificano in buona parte limpegno della cittadinanza. Il successo dellintroduzione di un nuovo sistema di raccolta si misura soprattutto in termini di riduzione della quantita? prodotta di rifiuti – si legge ancora – ma con il sistema misto applicato a 3/5 della citta?: La quantita? prodotta di rifiuti non e? diminuita significativamente rispetto al sistema precedente; La percentuale di rifiuti effettivamente avviati a riciclo (ignota ma presumibilmente pari al 40%) e? salita solo marginalmente ed e? ben lontana dagli obiettivi regionali (avvio a recupero di materia di almeno il 65% al 2020) ed europei; Il costo/ab. nel 2016 e? cresciuto del 7% e per esempio e? superiore a quello del porta a porta di Bergamo (che presenta ben altri risultati in termini di riduzione di rifiuti e RD, 65.5%); La percentuale di RD: cresciuta di meno di 7 punti, quasi per meta? grazie al verde (arrivato a 117 kg/ab/anno), la piu? bassa tra i capoluoghi lombardi (obiettivo: 65% nel 2020)”.
“Inoltre – continua il comunicato – sono aumentati i disagi per i cittadini: i rifiuti abbandonati accanto ai cassonetti calottizzati sono tantissimi e in crescita, come accaduto in tutti i Comuni che hanno adottato questo sistema. Il gestore ha potenziato la raccolta dei rifiuti abbandonati nelle zone calottizzate, ma giocoforza riducendo le energie disponibili per le altre zone. Risultato: le zone non ancora raggiunte dal sistema misto hanno visto un deciso aumento della sporcizia e cassonetti visibilmente piu? pieni e svuotati meno frequentemente, anche per effetto di una consistente migrazione dei rifiuti tra le zone”.
Da qui le proposte di Legambiente: Eliminare i green box e organizzare un servizio di raccolta domiciliare a contributo per la frazione vegetale; Incremento del numero e promozione dellaccesso alle isole ecologiche; Offrire una raccolta domiciliare «chiavi in mano» alle utenze condominiali; Riorganizzare la raccolta domiciliare su piu? giorni e con un ruolo per le isole ecologiche molto più spinto; Promuovere e incentivare il compostaggio domestico; Attivare una piu? convincente campagna di educazione, a partire dalle scuole e dalle utenze collettive; Eliminare i cassonetti stradali e puntare risolutamente alla raccolta porta a porta con tariffazione puntuale; Aderire al protocollo dellAssociazione Comuni Virtuosi”.
IL RAPPORTO SUI RIFIUTI DI LEGAMBIENTE
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