Profughi, la destra contro il Prefetto: Stato infame
Il movimento di estrema destra Brescia ai Bresciani si scaglia contro la Prefettura per la gestione degli immigrati ospitati sul territorio.
“Apprendiamo dalla stampa locale che il Comune di Montichiari è riuscito ad incassare 168.000 euro di tributi non pagati da un ignoto imprenditore-albergatore che sta monopolizzando nella bassa bresciana l’accoglienza dei finti-profughi – scrivono in una nota -. L’ente locale infatti è riuscito a bloccare e pignorare una quota di denaro che il Ministero degli Interni stava per versare nel conto corrente di questo sedicente imprenditore, i “famigerati” 35 euro al giorno moltiplicati per il numero di finti-profughi gestiti, come contropartita per una serie di tasse locali e tributi ammontanti a 168.000 euro. Solitamente – prosegue la nota -, quando un imprenditore apre un’attività è soggetto a molti controlli 3. Sorge quindi spontanea una domanda: la Prefettura che controlli esegue sugli albergatori e sugli imprenditori che si aggiudicano i vari bandi pubblici per la gestione dei finti-profughi?
Ci risulta infatti – scrivono ancora i portavoce del movimento – che molti degli albergatori e dei rappresentanti legali delle varie cooperative bianco-rosse di Brescia e provincia abbiano numerosi contenziosi tributari con i Comuni bresciani, alcuni addirittura condanne penali per frode e bancarotta. Tutto ciò risulta molto strano. Strano e infame come lo stato italiano, che perseguita chi si schiera contro un business portato avanti da persone senza scrupoli a cui versa milioni di euro di finanziamenti pubblici. Uno stato, quello in cui viviamo, dove chi dietro la falsa beneficenza nasconde un business milionario viene descritto come un bravo ed onesto cittadino, mentre chi invece si sacrifica per difendere la propria terra viene colpito da provvedimenti giudiziari utilizzando leggi antimafia (ad esempio: i fogli di via emessi in seguito alle proteste di Collio)”.