Sono inquietanti i contorni dell’espulsione del Ben Dhiab Nasredine, ricondotto d’urgenza in patria su decisione del ministero dell’Interno. Il 22enne residente a Edolo, infatti, stava programmando un attentato in Italia. Secondo una nota del ministero, l’uomo “a metà novembre 2016 aveva ricevuto indicazioni, da persona a lui nota, di compiere attentati in Italia simili a quelli compiuti in Francia e in Belgio, per ritorsione contro le operazioni dell’Italia in Libia”. L’attentato, per fortuna, non ci sarà: Nasredine è stato accompagnato ieri da personale della Questura di Brescia a Malpensa per un volo che lo ha portato a Tunisi dopo uno scalo a Roma. Ma la paura resta.
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