Collezione Paolo VI, Paolo Sacchini nuovo direttore del museo di arte contemporanea di Concesio

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Paolo Sacchini è il nuovo direttore della Collezione Paolo VI di Concesio. Già membro dal 2014 del Comitato scientifico del museo, è stato nominato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione su proposta del direttore uscente Paolo Bolpagni, e sarà in carica a partire dal 1° gennaio 2017. Iseano, classe 1981, storico e critico d’arte, è attualmente docente di Storia dell’arte contemporanea, Storia della decorazione e Didattica dei linguaggi artistici all’Accademia di Belle Arti di Brescia “SantaGiulia”, presso la quale è anche coordinatore del Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte. Ha già un lungo curriculum alle spalle, creatosi pubblicando volumi e saggi e curando e organizzando mostre di artisti storici e contemporanei. Sacchini collabora con numerose realtà culturali (musei, sedi espositive etc.) in tutta Italia. Le sue ricerche riguardano specialmente la scultura della prima metà del Novecento, con particolare riferimento alla situazione italiana (Secondo Futurismo, Liberty e Déco, Ritorno all’ordine, monumenti ai Caduti della Prima guerra mondiale); si occupa inoltre di storia della critica d’arte, storia della decorazione (con specifica attenzione al mosaico e alla vetrata del Novecento) e più recentemente, in virtù delle ultime esperienze professionali, di arte sacra contemporanea e di storia della didattica dell’arte.

Paolo Sacchini succede a Paolo Bolpagni, al timone dall’ottobre 2008 al maggio 2011 e poi di nuovo a partire dal gennaio 2014, che termina il mandato per scadenza naturale ed è stato chiamato a dirigere la Fondazione Ragghianti di Lucca, prestigiosa istituzione creata nel 1981 da uno dei più grandi storici dell’arte del Novecento, Carlo Ludovico Ragghianti. Bolpagni rimarrà comunque all’interno del Comitato scientifico della Collezione Paolo VI, continuando a collaborare alle iniziative promosse dal museo bresciano.

Numerose le proposte già in cantiere per il 2017. Tra le novità proposte dalla Collezione Paolo VI, a partire da gennaio, gli incontri a cadenza mensile dedicati alla valorizzazione del patrimonio artistico del museo e le mostre temporanee, che troveranno sede nei nuovi spazi espositivi inaugurati nel settembre scorso. Sull’onda del successo registrato nel 2015, torna il ciclo di conferenze annuale sull’arte sacra contemporanea, con il coinvolgimento di relatori provenienti da ambiti culturali diversi, quali artisti, architetti, religiosi e filosofi. Proseguono le attività didattiche per bambini e ragazzi e le visite guidate tematiche, entrambe iniziative molto apprezzate dal pubblico.

Tra le esposizioni già in calendario, la personale di Daniele Salvalai, vincitore della prima edizione del Premio Paolo VI per l’arte contemporanea.

Il lavoro del nuovo direttore si colloca in linea di continuità con le scelte del suo predecessore: «il grande lavoro svolto negli anni scorsi da Paolo Bolpagni e dallo staff del museo – che rimane invariato – ha condotto la Collezione Paolo VI a strutturarsi su basi solide e a ottenere il riconoscimento regionale come museo, divenendo un luogo apprezzato e conosciuto non solo nel bresciano – spiega Sacchini. A questo punto, dunque, gli sforzi andranno soprattutto nella direzione di un coinvolgimento sempre maggiore del pubblico, per rendere il museo ancora più vivo e partecipato, attraverso iniziative adatte alle diverse fasce di pubblico e rimanendo coerenti con l’identità e la mission del museo, che vive della sua duplice natura di “museo di arte contemporanea” e di “museo nato dalla collezione di un Papa».

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