(a.t.) Sarà nelle edicole e nelle librerie da martedì “Brescia 110 e lode – i goal che hanno fatto la storia”, frutto di tre anni di ricerche effettuate “sul campo” da Marco Bencivenga e Ciro Corradini. Una coppia ormai rodata perché nel 2007 i due giornalisti bresciani avevano firmato “Tutto Brescia – Tremila volte in campo”, la prima e unica storia completa del Brescia, con tutte le partite giocate dal 1911, le classifiche e le formazioni.

\r\nStavolta Bencivenga e Corradini hanno cambiato genere, dando vita a un libro che racconta i 110 goal più significativi fra gli oltre 4mila realizzati dalle rondinelle in un secolo di storia. Molti ancora impressi nella mente dei tifosi, dalla leggendaria rovesciata di Tullio Gritti contro il Milan del 15 marzo 1987 all’incredibile ricamo disegnato da Roberto Baggio contro la Juventus a Torino il primo aprile 2001 su un millimetrico lancio di Andrea Pirlo. Meno conosciuto, anche perché la tv non era ancora stata inventata, il primo gol realizzato contro l’Fbc Bergamo da Luigi Magri il 29 marzo 1909, a due anni dalla fondazione ufficiale del club.\r\n\r\nIl libro è pubblicato da La compagnia della stampa – Massetti Rodella Editori (con la sponsorizzazione di Ubi) ed è in vendita al prezzo di 20 euro. A impreziosire le 296 pagine le prefazioni di nomi eccellenti (tracui quella di Spillo Altobelli), diverse immagini storiche (“che volutamente non abbiamo ritoccato”, ha ricordato l’editore Eugenio Massetti) e gli scatti più recenti dei fotografi bresciani Luci e Filippo Venezia.\r\n\r\nOgni lettore potrà scegliere il suo goal preferito fra i 110 scelti dai due giornalisti. L’ultimo è quello di Dimitri Bisoli contro la Salernitana, a 16 anni dalla prodezza a Udine del padre Pierpaolo che nel 2000 indossò la stessa maglia. Ma non mancano le prodezze di Andrea Caracciolo e Gigi De Paoli, i due migliori marcatori di tutti i tempi, le cinque reti realizzate in una sola partita da Lorenzo Bettini nel 1951, i colpi di classe di Pep Guardiola “Gica” Hagi e “Titti” Ascagni, le magie di Evaristo Beccalossi ed Egidio Salvi, i gol di potenza di Dario Hubner, Luca Toni e Nico Penzo, le reti di astuzia di Maurizio ganz, Marke Hamsik e Maurizio Neri, il primo e ultimo gol con la maglia del Brescia di Italo Rebuzzi, Ugo Locatelli, Azeglio Vicini, Mario Rigamonti e Florin Radycioiu, il sigillo di Lele Ambrosetti sul trionfo di Wembley nella finale del trofeo angloitaliano e la storica tripletta di Matteo Serafini contro la Juventus.\r\n\r\nUn lunghissimo lavoro di ricerca, attraverso sogni e ricordi, come hanno sottolineato Bencivenga e Corradini nella presentazione alla stampa di questa mattina. “Il mio goal del cuore”, ha detto Bencivenga, “è quello in cui il primo aprile 2001 Pirlo – da centrocampo – lancia Baggio, che accarezza la palla, la appoggia e dopo aver mandato fuori posto Van Der Saar la insacca: tutto con una facilità disarmante. Ma il libro”, ha aggiunto, “è colmo di episodi che mi hanno consentito di riportare alla memoria ricordare figure come Vittorio Mero: ammonito per un fallo non commesso, squalificato e per questo costretto ad allenarsi ad Ospitaletto, un viaggio che gli è costato la vita”.\r\n\r\nCorradini ha ricordato invece la lunga ricerca per trovare informazioni su Giuliani, il terzo marcatore della storia del Brescia. Un percorso – che, dopo aver inutilmente battuto la natale Gottolengo – si è concluso fortunatamente ad Alzano Lombardo, con un’intervista al figlio (medico, come lo divenne il padre finita la carriera da calciatore) attraverso cui “possiamo tramandare ricordi che altrimenti si sarebbero persi”.\r\n\r\nI goal di Corradini? “Corini a Reggio Calabria, Baggio su punizione a Napoli e poi ovviamente il 3-3 di Bergamo”, ha risposto. Mentre il presidente del Brescia Triboldi ha ricordato la rete realizzata nel novembre 2015 da Morosini – cavalcata sulla fascia, dribbling e rete – che si è conclusa con la bandiera della Francia sotto la curva per ricordare le vittime degli attentati terroristici. Infine il sindaco Emilio Del Bono ha riportato alla memoria la rete di Salvioni in Brescia-Ternata del 8 giugno 1980. “Ero i curva Nord”, ha detto, “e non abbiamo visto nulla a causa dei troppi fumogeni: ma è stata una rete memorabile”.\r\n\r\nLunedì, dalle 17, si terrà la prima presentazione al pubblico nella sede di Confartigianato, in via Orzinuovi alla presenza di diversi campioni del presente e del passato.\r\n\r\n \r\n\r\n 

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Redazione BsNews.it

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