Associazione per delinquere aggravata dalle modalità mafiose. E’ questo il capo d’accusa per la maggioranza delle 18 persone finite in carcere e ai domiciliari su ordinanza del gip del tribunale di Bologna Gianluca Petragnani Gelosi. Secondo gli investigatori, la banda criminale – con tratti di vicinanza alla camorra di Secondigliano – si occupava dal 2014 del furto e della ricettazione di medicinali (antitumorali, psicofarmaci, da banco e “da piacere”), che venivano poi smerciati al dettaglio. Nell’arco di pochi mesi il gruppo avrebbe messo a segno ben 13 colpi in farmacia, per un bottino di circa 3 milioni di euro.
Nei guai anche un informatore scientifico di 70 anni residente a Travagliato, fermato per due volte: la prima (ad agosto 2014) mentre trasportava grossi quantitativi di medicinali a Tortona, la seconda (a novembre 2014) mentre trasportava 210 confezioni taroccate di Cialis.
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