L’omicidio di Frank Serramondi e della moglie era stato programmato da ben nove mesi. A scriverlo è il gup Alessandra Sabatucci, nella sentenza di condanna degli assassini della coppia (avvenuta l’11 agosto 2015) e in particolare di Muhammad Adnan: colui che ha tirato le fila del tragico blitz. Secondo il giudice, il gestore del locale di fronte a quello delle vittime sarebbe stato mosso da invidia e dalla convinzione che il proprio insuccesso economico fosse dovuto a Frank. Per questo hanno ucciso con un fucile a canne mozze il pizzaiolo e la moglie, colpevole soltanto di trovarsi lì nel momento sbagliato. Non solo, per lo stesso motivo – per mandare un messaggio intimidatorio a Frank – qualche settimana prima avevano ferito Corri Arben, suo dipendente.
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