In Regione una proposta per ridurre i cinghiali, Rolfi: la caccia è decisiva
“Si tratta di un approccio innovativo che punta alla gestione del problema dei cinghiali, con criteri di sostenibilità ma soprattutto dando un ruolo centrale alla caccia e al prelievo umano.” Così Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale argomentando la Proposta di Legge della Lega Nord circa il contenimento degli ungulati, depositata al Pirellone.
“Il problema – spiega Rolfi – è molto sentito in particolare nelle zone montane e pedecollinari, dove il proliferare dei cinghiali sta creando disagi notevoli sul fronte dell’agricoltura, della circolazione, oltre che della sicurezza delle persone, come successo anche in Provincia di Brescia recentemente. Si tratta di un fenomeno che genera danni per centinaia di migliaia di euro, in particolare alle produzioni agricole, non solo in montagna ma anche a ridosso della Città. ”
“La proposta punta a rafforzare la programmazione degli interventi di controllo, individuando aree di eradicazione dove la presenza del cinghiale non è compatibile e aree di conservazione dove potranno invece riprodursi ed essere gestiti. In questo quadro sarà centrale il ruolo dei cacciatori, veri protagonisti di questa attività di programmazione, responsabilizzati anche a livello di comprensori alpini a compartecipare alle spese di indennizzo dei fondi agricoli danneggiati. Inoltre saranno individuate strutture di conservazione della carne, negli ambiti di caccia, e verranno stipulati accordi e iniziative per promuovere la carne di cinghiale a livello commerciale. Il cinghiale – chiosa Rolfi – da problema, attualmente molto serio, deve diventare una risorsa.”