Nemo propheta in patria: è questo il titolo della performance realizzata nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Brescia dall’artista bresciano Nicola Fornoni. Fornoni è restato, per sette ore, sempre nella stessa posizione: seduto su una carrozzella con uno specchio a mo’ di maschera sul viso. Le persone andavano e veniva incuriosite, dalla situazione, si fermavano, guardavano, chiedevano. Si spaventano, lasciavano monetine, volevo intervistare, sapere. Durata dalle 7 del mattino fino alle 7 di sera, con pause di un’ora ogni due ore. Il video è stato richiesto dal festival Astrazione-Estrazione dell’associazione Eureka! di Caltanissetta con tematica la Duplicazione.
“Volevo dimostrare come un fisico apparentemente debole possa rivelarsi più forte delle aspettative”, ha dichiarato Fornoni al Giornale di Brescia, “Il mio percorso artistico, avviato per lanciare messaggi sociali (ad esempio denunciare le barriere architettoniche), si è evoluto verso un ragionamento focalizzato sul corpo, non solo a livello personale, ma universale”.
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