Le elezioni della città sono ancora piuttosto lontane. Il voto arriverà, salvo sorprese, soltanto nel 2018. Ma di fatto la campagna elettorale è già iniziata. E se – quasi certamente – il centrosinistra riproporrà la candidatura del sindaco uscente Emilio Del Bono, nel centrodestra il quadro è più articolato.

In una recente intervista, l’ex sindaco Adriano Paroli ha lanciato la candidatura del suo ex vice Fabio Rolfi (Lega): un nome di cui si discute da anni e che potrebbe essere gradito perfino ad autorevoli esponenti del mondo cattolico bresciano di centrodestra (compresa l’Udc di Quadrini, che pure ha lanciato importanti segnali di apertura al Pd). Ma nel Pdl voci di corridoio raccontano di un Paroli che qualche tempo fa – per battuta – avrebbe detto agli amici di non disdegnare l’ipotesi di una eventuale nuova investitura per cercare la rivincita contro Del Bono. Solo una boutade?

Qualcuno (in casa Carroccio) parla anche di una possibile discesa in campo dell’assessore regionale Simona Bordonali (che però dovrebbe rinunciare all’importante ruolo al Pirellone). Poi, rimanendo in Regione, c’è l’evergreen Alberto Cavalli, che però sconta soprattutto le rivalità interne al suo partito. Mentre tra gli imprenditori c’è chi vorrebbe in pista una figura come quella dell’ex presidente dell’Associazione Artigiani Enrico Mattinzoli, il cui nome incontrerebbe però resistenze in alcuni ambienti di Forza Italia a causa dell’ “eccessiva indipendenza di giudizio”.

E per lo stesso motivo sono in molti a criticare l’ipotesi di un’eventuale candidatura del civico Francesco Onofri a capo dell’intero centrodestra. Onofri, va detto, ha annunciato da tempo che al prossimo turno Piattaforma civica non farà una corsa di bandiera, ma resta da capire se questa affermazione si tradurrà in alleanze anche nel caso il candidato dovesse essere espresso da altri.

In mezzo a tutti questi scenari, comunque, ci sono il referendum costituzionale, la questione della leadership nazionale di Forza Italia e del centrodestra, l’ascesa del grillismo, i riposizionamenti al centro e l’eventuale discesa in campo di Cairo. Un quadro che certamente influirà sulla decisione, e se lo scenario nazionale non sarà favorevole al centrodestra l’elenco degli aspiranti candidati sarà certamente molto più ridotto. (a.tortelli

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Redazione BsNews.it

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