Categories: Cronaca

Via Milano, il Comune cerca partner per la riqualificazione

Un grande progetto che trasformi via Milano da arteria di traffico d’ingresso alla città in un simbolo di ricucitura di un quartiere in cui si legge, come un riassunto, la storia di Brescia degli ultimi cinquant’anni. Una visione di resilienza sociale, economica, abitativa e culturale che sappia valorizzare il benessere, la qualità di vita, l’integrazione, la vita partecipata nel quartiere e la tutela proattiva delle nuove e consolidate fragilità. Un piano di intervento che risponda a quanto chiede il bando nazionale “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 25 Maggio 2016” promosso dalla Presidenza del Consiglio congiuntamente al MISE, al MIT, al MIBACT e pubblicato lo scorso 1 giugno sulla Gazzetta Ufficiale.

È questo l’oggetto del bando pubblicato oggi sul sito del Comune di Brescia all’indirizzo http://www.comune.brescia.it/servizi/urbanistica/bandoperiferie2016, con scadenza venerdì 5 agosto 2016 alle 12, con il quale l’amministrazione lancia l’invito a persone giuridiche private o società miste (a parte-cipazione pubblico-privata) a sedere con i tecnici del Comune al tavolo di co-progettazione finalizzato alla presentazione di un progetto unico da sottomettere alla giuria nazionale.

Due le novità e anche le peculiarità della procedura. La prima sarà la redazione, contigua alla redazione di progetto, di accordi e intese stipulate sulla base di una fattibilità economica e finanziaria. La seconda è la compartecipazione dei privati all’investimento: è richiesta infatti una quota minima di co-finanziamento del 25% ai partner di progetto, da stanziare secondo principi di convenienza ed efficacia. Una prospettiva necessaria a garantire sia la sostenibilità finanziaria dell’intervento sia, come richiede il bando nazionale, di garantire la necessaria “qualità e innovatività del progetto sotto il profilo organizzativo, gestionale, ecologico ambientale e architettonico” nonché di “innescare un processo di rivitalizzazione economica, sociale e culturale del contesto urbano di riferimento”.

Per via Milano, il Comune ha individuato 6 temi prioritari, declinati in specifici interventi e che riguardano l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, la creazione di nuove forme dell’Housing sociale, la promozione culturale, la riqualificazione dello spazio pubblico e la rigenerazione ambientale, lo sviluppo di una mobilità urbana sostenibile e l’implementazione dei servizi connessi alle reti.

I temi sono prioritari ma non vincolanti: il progetto è ancora da realizzare e il bando serve proprio a raccogliere in questa fase le manifestazioni d’interesse di partner con capacità e competenza tecnica/professionale nella progettazione e realizzazione di azioni e interventi che possano garantire la partecipazione finanziaria alla realizzazione dell’intervento per una quota minima del 25%, come indicato all’art. 7, c. 1 lett. b del Bando nazionale.

L’evidenza pubblica per i partner di progetto si chiuderà l’8 agosto alle 17. I partner che risulteranno ammissibili saranno invitati formalmente a sedersi col Comune per realizzare il progetto complessivo che vede il coordinamento dell’assessorato all’Urbanistica con la partecipazione attiva degli assessorati Cultura creatività e innovazione, Area Sociale Politiche per la Famiglia la Persona e la Sanità, la Mobilità e la Statistica.

Il bando nazionale mette a disposizione in tutto 500 milioni di copertura destinati a progetti di riqualificazione delle aree urbane più degradate delle città metropolitane e dei comuni capoluoghi di provincia. Ogni progetto relativo a città capoluoghi di provincia potrà ricevere un finanziamento massimo di 18 milioni di euro. La scadenza nazionale è fissata al 30 di agosto, data alla quale i progetti devono presentare partenariati consolidati, progetti fattibili corredati da un crono programma di interventi e da piani finanziari in cui sia indicata chiaramente “il limite di finanziamento pubblico al di sotto del quale il soggetto proponente è in grado di garantire comunque la fattibilità dell’intervento, facendo ricorso a risorse proprie o a finanziamenti privati, o ridimensionando l’iniziativa assicurando l’efficacia dei risultati parziali in questo modo conseguibili” (ref. art.8 comma 2).

I ministeri si impegnano, da parte loro, a rispettare una serrata tabella di marcia per l’avvio dei lavori: entro il 1 dicembre la comunicazione dei progetti ammissibili a cui seguirà la stipula delle relative convenzioni per arrivare ad aprire i cantieri dal 1 gennaio 2017.

Una sfida contro il tempo che Brescia raccoglie con spirito di squadra e l’appello a tutti i soggetti che abbiamo un progetto concreto per via Milano, invitandoli a rispondere al bando e a partecipare alla co-progettazione di un intervento che faccia del primo quartiere di periferia della città un modello di resilienza, integrazione, vivibilità per tutta la città e per tutta Italia.

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Redazione BsNews.it

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