Cronaca

Rovato e Pontoglio condannati per discriminazione, Il Pd: sentenza giusta

Con due note il circolo Pd di Rovato e il deputato Pd Luigi Lacquaniti intervengono sul caso della condanna dei Comuni di Rovato e Pontoglio per aver alzato a dismisura le spese per l’idoneità abitativa degli alloggi degli immigrati.

DI SEGUITO I DUE COMUNICATI

Il Comune di Rovato è stato condannato in solido a Pontoglio per oltre settemila euro di spese legali in riferimento all’ingiustificato aumento dei costi di segreteria del certificato di idoneità alloggiativa, portato da 50 € a 312 €. Già un anno fa avevamo previsto la scontata soccombenza dell’amministrazione comunale rovatese di fronte a un atto palesemente discriminatorio. Già numerose erano infatti le condanne di Comuni a guida leghista per l’aumento ingiustificato di costi per un certificato di cui hanno bisogno soprattutto (anche se non esclusivamente) le famiglie immigrate per ricongiungimenti familiari, permessi di soggiorno ecc. Costi, lo sottolineiamo, che costituiscono un gravame anche per i proprietari di casa.

Vedere associato nella sentenza il nome di Rovato alla parola “discriminazione” è molto grave e la giunta rovatese di questo si dovrebbe vergognare. Come promesso l’anno scorso chiederemo che le spese legali le paghino di tasca loro il sindaco e gli assessori che hanno votato la delibera. Infatti, pur sapendo di compiere un atto discriminatorio alla luce di numerose sentenze e del nostro richiamo pubblico, hanno insistito votando comunque la delibera di giunta.

Troppo comodo fare i populisti a buon mercato con i soldi dei cittadini.

Circolo PD Rovato

Ho appreso con soddisfazione della condanna inflitta dal Tribunale di Brescia al Comune di Pontoglio per i cartelli identitari. Lo avevamo gia? segnalato in Parlamento con una interpellanza e poi convenuto in un colloquio con il Prefetto: quei cartelli erano illegali e incostituzionali. Andavano rimossi. Il sindaco Seghezzi per motivi elettorali ha voluto ottusamente resistere. Oggi e? arrivata la condanna del Tribunale. Viene ristabilita la legalita?: in Italia le persone non si possono discriminare, tanto meno per motivi di religione o di cultura.

On. Luigi Lacquaniti, Partito Democratico  

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Redazione BsNews.it

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